Amal Clooney, avvocata internazionale per i diritti umani, è stata nominata dal ministro degli Esteri britannico, Jeremy Hunt, inviata speciale del governo per la libertà di stampa. La legale 41enne, che nella sua carriera ha difeso, tra gli altri, Julian Assange, la premier dell’Ucraina Yulia Tymoshenko, i giornalisti birmani della Reuters, sarà a capo di un pool di esperti della materia. «Attraverso il mio lavoro, difendendo i giornalisti, ho visto in prima persona i modi in cui sono presi di mira e imprigionati nel tentativo di metterli a tacere e di bloccare la libertà di espressione», ha dichiarato Clooney, che si è detta onorata dell’incarico. Il gruppo di esperti esaminerà le iniziative legali e politiche che gli Stati potranno adottare, offrendo consulenza ai governi che desiderano rafforzare i meccanismi per migliorare la libertà di stampa, sostenere l’abrogazione di leggi obsolete e draconiane, contribuire a far rispettare le leggi e gli obblighi esistenti e promuovere le migliori pratiche per proteggere la libertà di stampa. Le proposte che saranno esaminate da una commissione indipendente, ha spiegato Clooney, includeranno riforme delle leggi sui media nazionali che non sono conformi agli standard internazionali, compresi quelli in 71 Paesi dove la bestemmia è considerata reato.