L’ex vice presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha ufficialmente annunciato la sua candidatura alle primarie democratiche nella corsa alla Casa Bianca. Biden è stato al fianco di Barack Obama dal 2009 al 2017. «I valori fondamentali di questa nazione, la nostra posizione nel mondo, la nostra stessa democrazia, tutto ciò che ha reso l’America America è in gioco. Ecco perchè oggi sto annunciando la mia candidatura alla presidenza degli Stati Uniti», ha scritto Biden così in un tweet, accompagnando il post con un video dal titolo «Joe Biden presidente: l’America è una idea», della durata di 3 minuti e mezzo.
Sale così a venti il numero dei Democratici che aspira alla presidenza degli Stati Uniti, ma quella di Biden è la sfida che più allarma Trump, che lo ha già ribattezzato «sleepy Joe», cioè «Joe l’addormentato». Ma nei sondaggi «l'addormentato» risulta già in vantaggio su Trump di 8 punti percentuali. In base ai numeri di Morning Consult/Politico pubblicati ieri, Biden gode del sostegno del 42% dei votanti registrati contro il 34% di Trump. Il 19% si è dichiarato indeciso mentre il 5% ha detto che non voterà.
Prima però di sfidare Trup l’ex vice di Obama dovrà conquistarsi la fiducia dell’elettorato democratico. E già filtrano le prime indiscrezioni sul contenuto del discorso di investitura: il suo staff ha detto che l’apertura della campagna per il 2020 sarà all’insegna della franchezza. Alcuni Dem restano pessimisti sulla sua discesa in campo: non convincono l’età, Biden compirà 76 anni a novembre, e il rischio che sia percepito come un prolungamento di Obama o Hillary Clinton.
Biden ha detto di non essere stato mai così motivato come ora, dopo 46 anni in politica, al punto da aver personalmente fatto una serie di telefonate per la raccolta fondi. Sa però che lo aspetta una sfida durissima, e che non gli sarà risparmiato nessun tipo di attacco, compresi quelli alla sua famiglia. Ma il suo staff tranquillizza: è un uomo colpito duramente dalla vita, la morte della prima moglie e della figlia di un anno, rimaste uccise in un incidente stradale nel 1972, e la scomparsa del figlio Beau nel 2015. Non si farà spaventare dunque da una sfida politica: «Ha le antenne dritte - ha confessato un amico all’agenzia Axios - è pronto come mai lo avevamo visto prima. E’ sicuro di poter battere Trump».
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