Domani il tribunale di Southwark deciderà la pena per il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, imputato per violazione delle condizioni della libertà provvisoria. Lo fanno sapere sia fonti dell’accusa che la stessa Wikileaks. Assange, sbattuto fuori dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra dove era stato accolto per sette anni e consegnato alla polizia, è stato arrestato sulla base di un mandato del giugno 2012 per non essersi presentato come da obblighi di libertà provvisoria. Rischia una condanna a un anno di reclusione. Il fondatore di Wikileaks era inseguito all’epoca da un mandato di cattura svedese per rispondere a un’accusa di stupro, accusa poi caduta. Un’altra udienza è prevista per giovedì, al tribunale di Westminster dove sarà discussa la richiesta di estradizione da parte degli Usa per «pirateria informatica». Le accuse dagli Usa potrebbero costare fino a 5 anni di reclusione per aver aiutato l’analista americano Chelsea Manning a ottenere la password di accesso a migliaia di dati segreti del ministero della Difesa.