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Il Papa in Bulgaria, il monito alle autorità: "Non chiudere le porte a chi bussa ai nostri confini"

Papa Francesco in Bulgaria

"A voi, che conoscete il dramma dell'emigrazione, mi permetto di suggerire di non chiudere gli occhi, non chiudere il cuore e non chiudere la mano - come è nella vostra tradizione - a chi bussa alle vostre porte". Lo ha detto papa Francesco nel suo discorso alle autorità e alla società civile bulgare, a Sofia, alla presenza del presidente della Repubblica Rumen Radev.

"Ogni religione, chiamata a promuovere armonia e concordia, aiuti la crescita di una cultura e di un ambiente permeati dal pieno rispetto per la persona umana e la sua dignità, instaurando vitali collegamenti fra civiltà, sensibilità e tradizioni diverse e rifiutando ogni violenza e coercizione. In tal modo si sconfiggeranno coloro che cercano con ogni mezzo di manipolarla e strumentalizzarla".

Al suo arrivo all'aeroporto di Sofia, papa Francesco è stato accolto dal primo ministro bulgaro Boyko Borisov, con il quale ha avuto un colloquio privato in una sala dello scalo aereo. Subito dopo, il pontefice si è diretto al Palazzo Presidenziale per la visita al presidente della Repubblica Rumen Radev e l'incontro con le Autorità del Paese.

"Grazie tante per la compagnia e per il vostro lavoro. Sarà un viaggio breve, appena tre giorni, ma gli organizzatori l'hanno fatto molto fitto. Approfittiamo di questo. Grazie per il vostro lavoro e la vostra compagnia". Con queste parole papa Francesco ha salutato i giornalisti al seguito durante il volo che lo ha condotto in Bulgaria, prima tappa del viaggio che lo porterà anche in Macedonia del Nord.

"Santo Padre, siamo sempre più vicini alla Russia". "Sì, devo farci un salto...". E' il breve scambio di battute, durante il volo papale verso Sofia, tra papa Francesco e una giornalista russa, in cui il Pontefice, con tono scherzoso, ha ribadito a suo modo il desiderio di visitare la Russia.

E' il quarto viaggio dell'anno, il ventinovesimo del pontificato e fino a martedì il Papa sarà nuovamente nell'area balcanica, prima in Bulgaria e poi nella Macedonia del Nord: entrambi i Paesi sono a maggioranza ortodossa, con quote rilevanti anche di musulmani, e dove i cattolici sono una piccola minoranza, meno dell'uno per cento della popolazione.

Il programma prevede incontri con il primo ministro Bojko Borisov, le autorità, la società civile e il Corpo diplomatico. Previste quindi la visita al patriarca ortodosso Neofit e al Santo Sinodo e una preghiera in silenzio davanti al Trono dei santi Cirillo e Metodio nella Cattedrale Patriarcale di San Alexander Nevsky, accompagnato dal metropolita Antonio, e la recita del Regina Coeli. Nel pomeriggio il Papa celebrerà la messa nella Piazza Knyaz Alexandar I, dove sono attese tra le sette e le ottomila persone.

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