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La Tour Eiffel compie 130 anni ed è alle prese con un maxi restauro

Tour Eiffel

Si festeggia la «Signora di ferro», che compie 130 anni, ma tutt'attorno alla Tour Eiffel ferve l'attività di giganteschi cantieri. C'è polemica sugli anni di lavoro e i costi per rifare il look del simbolo di Parigi, il monumento accessibile a pagamento più visitato al mondo. Ma mercoledì, per l’anniversario, ci sarà la folla dei momenti importanti, per uno spettacolo di suoni e luci senza precedenti, al quale darà il via alle 22 la sindaca, Anne Hidalgo.

Con 7 milioni di visitatori all’anno (per tre quarti stranieri) la Tour costruita nel 1889 per l’Esposizione universale resta la vetrina della Francia. Per questo, le autorità non vogliono che l’aria invecchiata e le travi che danno l’impressione di essere arrugginite ne intacchino il prestigio planetario. Così, dallo scorso autunno - e fino al 2021 - ecco il lifting, una «spennellata» di vernice. Operazione che, però, si sta rivelando più complicata del previsto, e comunque più difficile rispetto ai 20 restyling subiti dalla sua costruzione.

«E' uno dei più grossi cantieri che metta mano alla Tour Eiffel», ha ammesso Anne Yannic, la direttrice generale della Sete, la Società che gestisce il monumento. In pratica, la pittura viene data alle storiche travi di ferro ogni 7 anni, ma stavolta ci si è accorti che i 19 strati precedenti presentavano profonde crepe in diversi punti, tanto da rendere impossibile l'aderenza di una nuova verniciatura. Si sta procedendo, quindi, con un’operazione di raschiatura degli strati precedenti sul 10% della struttura, circa 25.000 metri quadri, per un totale di una trentina di tonnellate di vecchia pittura che sarà eliminata.

Per consentire l’operazione, sono state erette impalcature fra il piano terra e il primo piano sui pilastri sud ed est, che non sono i più esposti sul fronte-Senna. Una volta terminata l'operazione, si passerà alla nuova mano di pittura, il famoso "colore bruno-Torre Eiffel", che sarà applicata in 60 tonnellate. A lavorare nel gigantesco cantiere sono un’ottantina di operai specializzati, che agiscono «in senso discendente», dall’alto al basso, riparando e sostituendo pezzi originali quando ne ravvisano il bisogno. Ci vorranno 3 anni, per un costo di 40 milioni di euro. Come se non bastasse, la riverniciatura si aggiunge all’enorme cantiere ai piedi del monumento, dove si sta concludendo la costruzione di un un muro trasparente antiproiettile. Si tratta di vestire e proteggere la "Signora" in base ai tempi nuovi che sta vivendo, dove minacce di terroristi, di violenze durante le manifestazioni di gilet gialli e - la settimana scorsa - di un fulmine che l’ha colpita proprio in cima, non sembra vogliano rispettare la sua età.

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