Un centinaio di foto di sopravvissuti all’Olocausto del fotografo italiano Luigi Toscano esposte lungo il Ring, una strada centrale di Vienna, sono state sfregiate con svastiche e scritte antisemite con un pennarello nero. «Mi piange il cuore», dice al quotidiano viennese Der Standard il fotografo, che in qualche modo vede una connessione tra questo danneggiamento con la situazione politica del Paese, dove l’estrema destra del Fpoe è appena uscita dalla coalizione di governo, e ricordando che la sua mostra comprendeva non solo immagini di sopravvissuti alla shoah. Ma anche di rom, sinti e prigionieri di guerra russi. La mostra fotografica è un’iniziativa del Centro ESRA, che da 25 anni cura e tratta i sopravvissuti delle persecuzioni naziste e di altre persone traumatizzate ed è stata inaugurata alla presenza del presidente della Repubblica austriaca, Alexander Van der Bellen. Prima di approdare a Vienna, la mostra era stata esposta in altre città, in Ucraina, negli Stati Uniti ed in Germania. Ma nelle precedenti tappe non c'era stato nessun problema. «A Berlino, per esempio, le foto erano in una strada a Charlottenburg, a San Francisco stavano al Civic Center Plaza», dice il fotografo. Ma che nella capitale austriaca quelle immagini non avrebbero avuto vita semplice si era capito due giorni dopo dalla inaugurazione quando «diverse furono tagliate con un temperino». Questa volta il danno e l’oltraggio è stato ben più evidente. Il capo della comunità ebraica austriaca, Oskar Deutsch, ha subito parlato di «un attacco ai testimoni della nostra storia contemporanea. Vedo che c'è un attacco alla memoria, e lo interpreto come un attacco agli ebrei ma anche come un attacco a tutti gli austriaci». E il cancelliere Sebastian Kurz ha condannato il «gesto antisemita» ed ha chiesto «un’indagine approfondita». L’inchiesta è stata assegnata all’Ufficio statale per la protezione della costituzione e dell’antiterrorismo. Per individuare il colpevole gli inquirenti stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza della zona, un’arteria frequentatissima. Uno dei curatori della mostra, che si era allontanato per prendere un caffè, al suo ritorno ha visto un giovane che scappava: potrebbe essere stato lui a danneggiare le foto. Nel frattempo, la Polizia ha attivato un servizio di vigilanza.