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Battello da crociera si ribalta sul Danubio, almeno 7 morti tra cui una bambina

Una tragedia imprevedibile, ma con ogni probabilità provocata dal maltempo: un battello con 30 turisti sudcoreani è affondato nel Danubio, nei pressi del parlamento di Budapest, dopo essersi scontrato con un’altra nave da crociera. I morti accertati sono 7, altre 7 le persone salvate, ma ci sono poche speranze di trovare vivo qualcuno dei dispersi, tra cui anche una bimba di 6 anni.

La navigazione nel Danubio è considerata impegnativa ma sicura. Se non fosse che, stavolta, le incessanti piogge hanno scatenato forti correnti sul fiume, che potrebbero aver provocato la collisione. Il battello su cui viaggiavano i 30 turisti, per lo più tra i 50 e 60 anni, 3 guide e 2 membri dell’equipaggio ungheresi, stava percorrendo il fiume nella stessa direzione di un’imbarcazione ben più grande: lunga 135 metri, larga 12, partita dalla Croazia.

Lo scontro è avvenuto vicino al ponte Margit, nel centro della capitale ungherese. Il battello ha avuto la peggio, affondando in pochi secondi. I soccorritori sono riusciti a recuperare 7 persone, che sono state ricoverate in stato di shock e ipotermia. Per altre 7, che non indossavano il giubbotto di salvataggio, non c'è stato niente da fare. Le ricerche dei 21 dispersi sono andate avanti per tutta la notte con subacquei, barche, riflettori e radar che scorrono lungo il fiume per chilometri.

Ma con il passare delle ore, è stato spiegato, le forti correnti potrebbero averli trascinati a valle. Gli inquirenti ipotizzano un errore umano e per i sopravvissuti questa tragedia si poteva evitare, se la crociera fosse stata interrotta per via delle piogge. Una donna di 31 anni, scampata alla morte riuscendo ad aggrapparsi ad una boa, ha anche denunciato la lentezza dei soccorsi: «Stavamo facendo delle foto sul ponte quando abbiamo visto una grande nave da crociera avvicinarci, ma non immaginavamo che si sarebbe schiantata sulla nostra».

Dopo l’impatto, le persone sono state sbalzate in acqua e «la corrente era così forte che le ha portate via, ma non arrivava nessuno per salvarci». Anche un altro fiume, nell’est della Francia, è stato fatale per un gruppo di turisti. Un gommone si è rovesciato nel Reno, a Gerstheim, vicino Strasburgo, provocando 3 morti: 2 adulti di nazionalità rumena e una bambina tedesca. E un’altra risulta dispersa.

Le vittime facevano parte di un gruppo arrivato dalla Germania. In Corea del Sud l’incidente nel Danubio ha riportato alla memoria il dramma del 2014, quando un traghetto affondò al largo dell’isola di Jindo: un mix di inesperienza dell’equipaggio, sovraccarico di passeggeri e ristrutturazione approssimativa della barca, che provocò la morte di oltre 300 persone, quasi tutti studenti.

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