Ha aperto il fuoco in modo indiscriminato: ha colpito a morte 13 persone prima di venire ucciso dalla polizia. È accaduto venerdì poco dopo le 16 locali, le 22 in Italia, a Virginia Beach, in Virginia, una città con 450.000 abitanti.
Undici persone sono morte sul colpo mentre due delle vittime sono decedute mentre venivano trasportate in ospedale, ha precisato il capo della polizia, James Cervera. Il corpo senza vita di una persona è stato rinvenuto dalle forze dell’ordine in un’auto davanti all’edificio municipale dove è poi entrato l’attentatore facendo strage.
«C'erano morti in ogni piano del palazzo», ha detto Cervera, segnalando che l’uccisione del killer ha scongiurato un bilancio ancora più grave. Nel luogo della strage sono stati rinvenuti un fucile e una pistola semiautomatica, a quanto sembra acquistate legalmente.
Secondo la Cnn, il killer è DeWayne Craddock, ingegnere di 40 anni, che ha servito nel corpo delle Guardie Nazionali. «È un giorno tragico», ha commentato il governatore dello Stato, Ralph Northam, accorso sul posto mentre il presidente Donald Trump «è stato informato e sta monitorando la situazione».
«È il giorno più devastante della storia di Virginia Beach», ha dichiarato il sindaco della città, Robert M. Dyer, «è l’ora più buia». Il killer era un dipendente comunale, del dipartimento dei lavori pubblici.
È la terza sparatoria mortale negli Usa nell’ultimo mese. Lo scorso 30 aprile, l’ultimo giorno di lezione, due studenti sono stati uccisi alla University of North Carolina e altre 4 persone sono rimaste ferite da un uomo che è entrato in classe aprendo il fuoco.
Lo scorso 7 maggio, uno studente del liceo Stem School Highlands Ranch in Colorato è stato ucciso ed altri otto sono rimasti feriti. Anche i luoghi di lavoro sono spesso teatro di stragi armate negli Usa. Lo scorso febbraio un dipendente scontento è entrato in una fabbrica di Chicago uccidendo cinque colleghi.
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