Nuova incriminazione a carico dell’ex presidente brasiliano, Luiz Inacio Lula da Silva, in carcere dall’aprile 2018 in seguito a una rima condanna per corruzione e riciclaggio: stavolta l’accusa è di corruzione legata alla concessione di un finanziamento ottenuto da una banca statale per realizzare grandi opere in Angola.
Il giudice federale di Brasilia, Vallinsey de Oliveira, ha accolto la denuncia presentata dal pubblico ministero federale, secondo cui Lula avrebbe accettato tangenti dal colosso delle costruzioni, Odebrecht, che in cambio avrebbe ricevuto credito dalla Banca nazionale di sviluppo economico e sociale (Bndes).
Per gli inquirenti, Odebrecht avrebbe poi consegnato circa 40 milioni di dollari al Partito dei lavoratori (Pt, di sinistra) di Lula, come maniera di «retribuire illegalmente» i fondi ottenuti da Bndes per le opere in Angola.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia