Sono «incolumi» i quattro alpinisti italiani che oggi sono stati investiti da una valanga sulle vette della remota zona dell’Hindu Raj, catena montuosa nel Nord del Pakistan precisamente nella Valle di Ishkoman nel distretto di Gilgit a cavallo dell’Hindu Kush e del Karakoram.
Lo apprende l’Agi da fonti dell’alpinismo dopo che l’ambasciata italiana in Pakistan aveva escluso vittime italiane. Della spedizione italiana guidata Tarcisio Bellò facevano parte anche tre alpinisti pakistani e uno di loro, tale Imtyiaz, risulta disperso.
La vetta che la spedizione italo-pakistana stava cercando di scalare è su una vetta inviolata che era stata «scoperta», ma mai raggiunta, dall’alpinista bresciano Francesco 'Franz' Rota Nodari che nel marzo 2018 perse la vita sul Concarena. Gli altri alpinisti italiani impegnati in Pakistan assieme a Bellò sono David Bergamin, Luca Morellato e Tino Toldo.
A rendere difficili le operazioni di soccorso con gli elicotteri, come spesso accade in Pakistan, sono le avverse condizioni meteo in quota che non consentono il sorvolo. Domani i velivoli dell’esercito pakistano cercheranno un nuovo tentativo di recupero.
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