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Ebola, l'allarme dell'Unicef: "In Congo contagiati 750 bambini"

In Congo, 750 bambini sono stati colpiti dal virus Ebola (31% dei casi) ed il 40% ha meno di 5 anni. Fino ad oggi quasi 2.500 persone sono state contagiate nel focolaio in corso, di cui 1.665 sono morte. Lo ha reso noto Marixie Mercado, portavoce dell’Unicef al Palazzo delle Nazioni a Ginevra, dopo una missione nella Repubblica Democratica del Congo, a Kivu Nord e Ituri, le due province colpite dal virus, e a Goma, Beni, Butembo e Bunia.

«Questa epidemia - ha avvertito Mercado - sta contagiando un maggior numero di bambini rispetto alle precedenti. Al 7 luglio, si erano verificati 750 contagi fra i bambini. Questo numero rappresenta il 31% del totale dei casi, rispetto a circa il 20% nelle epidemie precedenti. I bambini piccoli, con meno di 5 anni, sono particolarmente colpiti e a loro volta stanno contagiando le donne. Fra gli adulti, le donne rappresentano il 57% dei casi».

Mercado ha inoltre sottolineato che il tasso di mortalità della malattia per i bambini con meno di 5 anni è del 77%, rispetto al 67% di tutti i gruppi di età: «Prevenire i contagi fra i bambini deve essere al centro della risposta all’Ebola», ha affermato.

I bambini più piccoli, ha affermato la responsabile Unicef, «incorrono in un rischio maggiore rispetto agli adulti, ragion per cui hanno bisogno di attenzione mirata. Ma l’Ebola colpisce anche i bambini in maniera estremamente diversa rispetto agli adulti, e la risposta deve tenere in considerazione anche i loro specifici bisogni psicologici e sociali».

Inoltre, i bambini già malnutriti - fin troppo comuni in Repubblica Democratica del Congo - «necessitano
di una cura con cibo specifico e quelli che vengono separati, spesso improvvisamente e brutalmente, dai loro genitori a causa dell’Ebola - ha detto - necessitano di cure e attenzioni dedicate». Ma c'è anche un’altra grave emergenza che sta emergendo: «I bambini che sono rimasti orfani a causa della malattia hanno bisogno di cure e supporto a lungo termine, fra cui la mediazione con le famiglie allargate che - ha spiegato Mercado - si rifiutano di accoglierli».

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) sta attualmente valutando se l’epidemia di Ebola in Congo richieda o meno di essere dichiarata un’emergenza internazionale, dopo il primo contagio avvenuto nei giorni scorsi a Goma, grande città nell’est del Congo.

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