Prima i messaggi sull'app ufficiale e poi i cartelloni 6x3: tutti con l'obiettivo di pubblicizzare dei panini creando l'assonanza tra "mampfen" (goloso) con "mafia" e così i panini diventano "mampfiosi". Ma la pubblicità di McDonald's comparsa in Austria ha scatenato un putiferio: molti italiani che vivono in Austria hanno scritto lettere alla famosa catena di fast food e hanno segnalato il loro disappunto sui social. Inizialmente McDonald's ha inviato delle notifiche sulla sua app promuovendo il panino "per veri mafiosi/golosi" poi è passata ai cartelloni pubblicitari. Il gioco di parole è così continuato sullo stereotipo Italia/mafia per la campagna "Italian Summer". E adesso interviene anche il ministro dell'Interno Matteo Salvini: «Italiani tutti mafiosi? Che tristezza...». Così ha commentato su Twitter la foto del manifesto del McDonald’s. «Abbiamo ritrovato orgoglio e dignità, indietro non si torna», conclude il vicepremier nel suo tweet. Nei giorni scorsi anche il Movimento 5 Stelle aveva espresso critiche nei confronti dello spot invitando McDonald’s a «scusarsi con tutti gli italiani». Offensiva quanto inconcepibile. Così è bollata dall’ADCI Art Directors Club Italiano, l'associazione che riunisce i pubblicitari italiani, la campagna di McDonald’s in Austria accompagnata dal claim, in tedesco e basato su un gioco di parole, «per veri mafiosi». «Sorprende che un’azienda come McDonald’s, sempre parecchio attenta alla comunicazione e che investe milioni di euro sulla responsabilità sociale, in un momento storico in cui tutte le grandi aziende stanno facendo campagne sull'inclusività, possa uscire con un annuncio di questo tipo. Giocare su stereotipi e discriminazioni per, forse, catturare qualche pò di attenzione in più, sia pure localmente - commenta Vicky Gitto, presidente dell’ADCI Art Directors Club Italiano - a livello di comunicazione per un marchio globale quale McDonald’s è, ritengo sia un gigantesco errore». «Infatti - continua il presidente dei pubblicitari italiani - magari McDonald’s con questa campagna venderà, forse, qualche panino in più in Austria, ma sono parecchio sicuro che sarà fortemente penalizzata in Italia e altrove, senza calcolare il danno reputazionale per il marchio».