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Brasile, boss si "traveste" da sua figlia e tenta di evadere dal carcere

Il travestimento

Finge di essere la propria figlia per tentare l’evasione. Il protagonista è il boss della droga Clauvino da Silva, detenuto nel carcere di Rio de Janeiro noto come Bangu 3, con una pena di 73 anni e 10 mesi. Lo riferisce il sito della Bbc. La figlia, 19 enne, ora rischia l’accusa di complicità in evasione.

Andata in carcere per un colloquio con il padre, gli ha fornito una maschera in silicone, una parrucca, imbottiture in silicone e una maglietta aderente. Così abbigliato, il boss ha cercato di fare lo scambio di persona alla fine del colloquio, ma qualcosa nel portamento non convinceva gli agenti. L’hanno fermato e scoperto. La polizia penitenziaria ha diffuso il video in cui si vede Silva, in una stanza del carcere che non è mai riuscito a lasciare, togliersi uno alla volta gli elementi del travestimento per svelare alla fine il proprio fisico muscoloso e decisamente diverso da quello della figlia. Gli agenti stanno interrogando alcune persone che sono state in visita dal boss. Fra loro, una donna incinta che non sarebbe stata perquisita ed è sospettata di aver portato gli oggetti per il travestimento.

Non è stato il primo tentativo di fuga di Silva. Nel 2013, faceva parte di un gruppo di 31 detenuti fuggiti dal Vicente Piragibe Penal Institute di Gericino attraverso il sistema fognario della prigione. In seguito fu arrestato. Ora potrebbe essere trasferito in un carcere di massima sicurezza per impedire ulteriori tentativi di fuga.
Non è neanche la prima volta che un detenuto cerca di lasciare un parente in prigione mentre scappa. L’anno scorso, un fuggitivo peruviano ha drogato suo fratello gemello quando è venuto a trovarlo in prigione e lo ha lasciato a scontare la pena. Le autorità non hanno scoperto lo scambio fino a quando il fuggitivo non è stato catturato più di un anno dopo la sua fuga.

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