Era stato visto l’ultima volta dal suo coinquilino sabato notte, dopo il suo ultimo turno di lavoro serale come capo chef del rinomato Cipriani Dolci al Grand Central Terminal, la storica stazione di di New York. Andrea Zamperoni, 33 anni, è stato ritrovato morto in un ostello del Queens. La polizia di New York ha precisato di aver rinvenuto il corpo di Zamperoni al Kamway Lodge & Tavern di Elmhurst intorno alle 20:30 di mercoledì, dopo aver risposto ad una chiamata di emergenza. Le autorità sarebbero stata accolte da una donna nuda che avrebbe indicato il corpo, avvolto in una coperta. È stato subito dichiarato morto ma la notizia del decesso è stata confermata solo ieri. L’allerta sulla sua scomparsa è scattata quando non si è presentato al lavoro lunedì. Il Kamway, non lontano dall’aeroporto LaGuardia, viene definito un ostello su Travelocity.com dove si può prenotare una camera per 89 dollari a notte. Secondo alcuni siti americani si tratta di un posto noto nel giro della droga e della prostituzione. La polizia ha detto che le cause della morte saranno comunicate solo al termine dell’autopsia mentre sono in corso le indagini. Il fratello di Zamperoni, anche lui chef di Cipriani a Londra, è volato a New York per l’identificazione della salma. Zamperoni viveva a Woodside, nel Queens. Lavorava al Grand Central Terminal da circa un anno ma è con il gruppo Cipriani dal 2008. «Abbiamo appreso, tristemente, che Andrea Zamperoni, rispettato e amato membro del team Cipriani per molti anni, scomparso da domenica, è morto», ha dichiarato in una nota la famiglia Cipriani. Colleghi e amici hanno descritto Zamperoni come un grande lavoratore, molto legato alla famiglia e molto professionale. Il procuratore della Repubblica di Lodi, Domenico Chiaro, ha appena annunciato che aprirà un’inchiesta conoscitiva sul decesso dello chef lodigiano trovato morto a New York. «Si tratta - come spiega Chiaro - di un atto dovuto. Attendiamo poi anche di capire quale è stato l’esatto motivo della morte. Il fascicolo verrà aperto oggi». Oriella Ave Dosi, la madre di Andrea Zamperoni, ha formalizzato la denuncia sulla morte del figlio. Oggi in tarda mattinata verrà trasmessa alla Procura a Lodi per l’inchiesta aperta dai magistrati. Decine di persone si recano intanto all’abitazione della famiglia Zamperoni a Zorlesco di Casalpusterlengo per portare discretamente le proprie condoglianze ai genitori di Andrea. «Per me mio nipote si è trovato al posto sbagliato nel momento sbagliato». Così si è espresso Renato Dosi, zio di Andrea. Un amico del giovane, poi, ha raccontato: «L'ho visto l’ultima volta quando è tornato in Italia. Lo diceva che era un pò stanco del lavoro, ma lui non ha mai fatto pesare queste cose».