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Guerra dei dazi, la Cina tende la mano agli Usa per negoziare e frenare l'escalation

Il vicepremier cinese Liu He

La Cina è disponibile a risolvere le dispute commerciali con gli Stati Uniti attraverso negoziati «calmi» e si oppone «con forza all’escalation» dello scontro: è il giudizio del vicepremier Liu He, capo della delegazione di Pechino impegnata sul corposo dossier commerciale.

Intervenendo a una conferenza sull'hi-tech a Chongqing, Liu ha ribadito che nessuno avrà benefici dallo scontro in corso, a pochi giorni dai nuovi dazi incrociati tra Cina e Usa annunciati venerdì.

«Siamo disponibili a risolvere la questione attraverso le consultazioni e la cooperazione, e una attitudine calma, e ci opponiamo con forza all’escalation della guerra commerciale», ha detto Liu, alla 2019 Smart China Expo di Chongqing. «Crediamo che l’escalation della guerra commerciale non sia di beneficio alla Cina, agli Usa e al mondo intero».

Le compagnie Usa sono benvenute in Cina e saranno trattate bene, ha aggiunto il vicepremier, nel testo diffuso dal governo. «Continueremo a creare un buon ambiente per gli investimenti, a proteggere i diritti della proprietà intellettuale, a promuovere lo sviluppo delle industrie 'smart intelligent' con il mercato aperto, opponendoci a blocchi tecnologici e protezionismo, e ci batteremo a tutela della completezza della supply chain».

Venerdì, il presidente Usa Donald Trump ha aumentato i dazi sull'import di 550 miliardi di beni 'made in China', in risposta alle misure di ritorsione del 5-10% decise da Pechino su 75 miliardi di prodotti 'made in Usa', minacciando di far uscire le aziende americane dal mercato cinese.

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