La corte scozzese di Edimburgo ha rigettato un primo ricorso contro la decisione del premier Boris Johnson di sospendere il Parlamento britannico. Altri due ricorsi sono da esaminare, uno presentato nell’Irlanda del Nord, un altro a Londra, sul quale anche l’ex premier John Major punta a piazzare il proprio sostegno.
Intanto ieri ha superato 1,5 milioni di firme la petizione che chiede al governo britannico di non sospendere il Parlamento a poche settimane dalla scadenza della Brexit, dopo l'iniziativa del premier Boris Johnson. L'istanza chiede che il Parlamento non sia "sospeso o sciolto a meno che e fino a quando il periodo dell'articolo 50 non sia stato sufficientemente esteso", in riferimento alla parte del Trattato di Lisbona sulle modalità con cui un Paese può lasciare l'Ue, "o l'intenzione del Regno Unito di ritirarsi dall'Ue sia stata annullata".
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