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Accoltellato in carcere Sirhan Sirhan, assassino di Bob Kennedy

Sirhan Sirhan, l'assassino di Bob Kennedy, è stato accoltellato: il rifugiato palestinese è stato attaccato da un altro detenuto ed è ora ricoverato in ospedale in condizioni stabili. In carcere da 50 anni, Sirhan sta scontando la sua pena nel carcere Richard J. Donovan Correctional Facility, vicino a San Diego. Le autorità carcerarie della California non hanno confermato che a essere stato colpito sia stato proprio Sirhan, limitandosi a riferire dell'accoltellamento di un detenuto senza però chiarirne l'identità. Il sito di gossip Tmz è stato il primo a riportare che il detenuto ferito era Sirhan, poi - citando fonti - anche altri media americani hanno ottenuto la conferma.

Il responsabile dell'incidente è stato identificato dalle guardie carcerarie, che ne hanno disposto l'isolamento mentre le indagini vengono svolte. Non sono chiari i motivi dell'accoltellamento. Sirhan è stato condannato nel 1969 per l'uccisione di Bob Kennedy, allora senatore di New York, l'anno precedente: Sirhan aprì il fuoco con una pistola calibro 22 la notte del 5 giugno 1968 poco dopo che Kennedy aveva terminato il suo discorso per la vittoria alla elezioni primarie presidenziali della California. Terminato il discorso dal palco dell'hotel Ambassador di Los Angeles, Kennedy si stava intrattenendo con i suoi sostenitori quando decise di spostarsi verso la cucina dell'albergo.

Mentre stringeva la mano al ragazzo che gli aveva consegnato la cena in camera la sera precedente, Kennedy è stato raggiunto da tre colpi di arma da fuoco, di cui uno mortale alla testa. Il giorno dopo è morto. Una morte che scosse l'America, simile a quella del fratello John Fitzgerald Kennedy, vicino al quale è seppellito al cimitero di Arlington. Nel corso della sparatoria, Sirhan ferì altre cinque persone prima di essere fermato a disarmato dalla medaglia d'oro olimpica Rafer Johson e dal giocatore di football Rosey Grier. Inizialmente condannato alla pena di morte, Sirhan è stato poi 'graziato' dal cambio della legge della California, che abolì per alcuni anni la pena capitale.

La sua sentenza venne allora commutata in ergastolo. Nel corso degli anni Sirhan ha più volte ribadito di non ricordare la sparatoria e la sua iniziale confessione. I suoi legali hanno sostenuto in varie occasioni che l'uomo fosse stato ipnotizzato e incastrato in un ampia cospirazione. Nella sua prima intervista dopo il gesto folle, Sirhan aveva detto di sentirsi tradito dall'appoggio di Kennedy a Israele nella guerra del 1967.

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