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Vince il cancro e attraversa la Manica a nuoto quattro volte di fila

Dopo aver sconfitto il cancro grazie alla sua forza di volontà, la 37enne Sarah Thomas è riuscita ad attraversare a nuoto ininterrottamente per quattro volte la Manica, ottenendo un primato mondiale. Una sfida sportiva cominciata domenica mattina e conclusa dopo 54 ore e 10 minuti, consentendo alla Thomas, originaria dello stato Usa del Colorado, di segnare un record storico.

«Non ho più voce a causa dell’acqua salata» ha detto la Thomas, confidando di sentirsi «stordita», dedicando il traguardo raggiunto «a tutti i sopravvissuti qua fuori».
Sulla spiaggia dell’arrivo ad aspettarla decine di sostenitori che si sono complimentati con lei, stanchissima, e incredula per essere riuscita nell’impresa. Un percorso inizialmente previsto di circa 128 km, diventati 209 a causa di avverse condizioni meteorologiche. La donna ha anche avuto parole di ringraziamento per i membri della sua squadra, che l’hanno sempre sostenuta, dandole la forza di continuare.

«Ogni lunghezza è stata davvero molto difficile. Ritornare dalla Francia l’ultima volta è stato decisamente il più duro. Ci ho messo una vita e la corrente mi spingeva indietro. L’acqua non era ghiacciata come pensavo, ma fresca» ha raccontato la Thomas, punta in volto da una medusa. Quando ha raggiunto la terraferma a Dover, la nuotatrice ha festeggiato il suo record storico con champagne e cioccolatini. Al canale Radio 4 della Bbc Becky Baxter ha definito la figlia «una forza della natura», aggiungendo di aver avuto paura per la sua salute.

La nuotatrice, alimentata ogni mezz'ora con una bevanda proteica mischiata con elettroliti e un pò di caffeina per evitare attacchi di sonnolenza, ha sofferto di mal di stomaco durante le traversate. La sua prima traversata in mare aperto risale al 2007, quella della Manica al 2012, ripetuta poi nel 2016.

Prima di lei solo altri quattro nuotatori hanno attraversato la Manica tre volte di seguito senza fermarsi, ma nessuno è mai riuscito a completare una quarta tappa. Un trionfo il suo a maggior ragione che solo un anno fa la Thomas ha concluso una cura per un carcinoma mammario, durante la quale proprio il nuoto l’ha aiutata ad andare avanti nella pesante terapia. «Quando pensiamo di aver raggiunto il limite della resistenza umana, c'è qualcun altro che supera i record precedenti» ha twittato il nuotatore Lewis Pugh.

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