Lunedì 23 Dicembre 2024

Proteste e scontri a Hong Kong, sospesi i servizi ferroviari e metropolitani

Ennesima notte di guerriglia a Hong Kong: i manifestanti, in protesta contro la nuova legge che vieta le maschere in pubblico, hanno preso d’assalto negozi e stazioni di metropolitana. L’ex colonia britannica si è svegliata con tutti i servizi ferroviari interrotti, compresi quelli di collegamento con l’aeroporto, e tanti centri commerciali chiusi. «Le azioni estreme dei rivoltosi hanno creato una notte molto buia per Hong Kong e reso semi-paralizzata la società oggi. La popolazione è preoccupata, ha paura», ha dichiarato in un video la governatrice, Carrie Lam, che ha giudicato le violenze «scioccanti». Il divieto di indossare maschere durante le manifestazioni, imposto con una legge di emergenza non adottata da oltre mezzo secolo, mirava a reprimere quasi quattro mesi di disordini. Ma invece ha scatenato un’altra ondata di proteste di massa e scontri violenti, con un ragazzo di 14 anni rimasto ferito da un proiettile. In tutta la città i manifestanti hanno vandalizzato le stazioni della metropolitana, appiccati incendi nelle barricate stradali e distrutto attività commerciali che hanno legami con la Cina continentale. La polizia ha sparato gas lacrimogeni in più località. Nel distretto settentrionale di Yuen Long, un agente di polizia ha aperto il fuoco dopo che è stato circondato nella sua auto e attaccato dai manifestanti, una molotov è esplosa ai suoi piedi. La polizia ha detto che l’agente ha sparato un colpo dalla sua pistola per autodifesa. Un ragazzo è stato colpito e ferito nello stesso distretto, secondo quanto riportato dal South China Morning Post, citando una fonte medica. L’intera rete della metropolitana - che trasporta circa quattro milioni di passeggeri al giorno - è stata sospesa, lasciando bloccati manifestanti, gente del posto e festaioli del venerdì sera. Sabato mattina, quando la città si è svegliata, la rete ferroviaria è rimasta fuori servizio - inclusa la linea cruciale dell’aeroporto - con l’operatore ferroviario che ha dichiarato che avrebbe valutato i danni alle stazioni prima di decidere quando riaprire. I centri commerciali sono rimasti chiusi, le catene di supermercati hanno dichiarato che non avrebbero aperto e molte banche cinesi, colpite dalla violenza di venerdì sera, sono rimaste chiuse, con le vetrine piene di graffiti. In alcune località, si sono formate lunghe file nei supermercati mentre i residenti si rifornivano, temendo ulteriori scontri. La polizia ha inviato messaggi di testo per sollecitare la cittadinanza a evitare le proteste durante il weekend di tre giorni. Ma con la metropolitana fuori servizio, molti post sui forum dei social media utilizzati dai manifestanti hanno suggerito di rendere il sabato un «giorno di riposo», con piani per tornare di nuovo in strada domenica e lunedì.

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