Un caso simile alla tragedia di Vermicino si è verificato nel sud dell’India, dove un bambino di due anni è morto dopo essere rimasto per più di tre giorni intrappolato in un pozzo profondo 26 metri. Sujith Wilson era precipitato in una fessura di 30 centimetri di diametro mentre giocava vicino alla sua casa nel distretto di Tiruchirappalli nello Stato meridionale del Tamil Nadu. Quello di Wilson è l’ultimo di una serie di incidenti di piccoli caduti in pozzi in disuso nell’India rurale. A giugno, un bambino di due anni era morto dopo essere rimasto quattro giorni intrappolato in uno scavo nello Stato del Punjab. Il caso ricorda il dramma di Vermicino, il paese dei Castelli romani dove nel giugno 1981 il piccolo Alfredo Rampi di sei anni cadde in un pozzo artesiano e vi morì dopo quasi tre giorni di inutili tentativi per salvarlo o quello di Julien, il bimbo di due anni che a gennaio era caduto in un pozzo a Malaga, nel sud della Spagna, e fu ritrovato morto dopo quasi due settimane. Il corpo di Wilson è stato recuperato utilizzando attrezzature speciali ed era in uno stato di decomposizione. Sarà eseguita un’autopsia per determinare la causa del decesso. I soccorritori avevano calato nel pozzo una telecamera termica per monitorare la temperatura del bambino mentre gli veniva fornito ossigeno veniva fornito attraverso un tubo. Il piccolo era incosciente ma respirava fino a domenica mattina, ma da allora non era stato più possibile controllare le sue condizioni poiché era scivolato più in basso. È stata usata una trivella per scavare una cunicolo parallelo al pozzo, ma la pala si è rotta a circa 10 metri dal ragazzo a causa del terreno roccioso. Nemmeno i tentativi di utilizzare dei robot per abbassare le corde da agganciare al polso del ragazzo non sono riusciti. I politici hanno iniziato una veglia sul sito; il premier, Narendra Modi, e il leader dell’opposizione, Rahul Gandhi, avevano offerto le loro «preghiere» mentre l’attenzione nazionale si concentrava su Tiruchirappalli.