E’ salito a tre morti il bilancio degli incendi che stanno devastando una parte dell’Australia orientale e costringendo migliaia di persone a lasciare le proprie abitazioni.
Al terzo giorno di emergenza, oltre 100 roghi stanno ancora bruciando in New South Wales e Queensland. Il premier, Scott Morrison, ha annunciato che potrebbe inviare l’esercito, in rinforzo ai 1.300 vigili del fuoco già impegnati a spegnere le fiamme nei due Stati. Al loro fianco, anche centinaia di civili volontari stanno cercando di fare la loro parte.
Intanto, i pompieri si preparano ad affrontare «cattive, se non peggiori» condizioni nei prossimi giorni, con le previsioni che parlano di una situazione incendi «pericolosa» anche per la zona di Sidney.
Gli incendi boschivi in Australia sono comuni, ma il Paese è alle prese con un drammatico inizio stagione, che gli scienziati prevedono dura: il cambiamento climatico sta contribuendo a mettere in atto una combinazione pericolosa di forti venti, alte temperature e siccità.
Nei giorni scorsi, nello stato, un incendio ha bruciato 2.000 ettari di arbusti che ospitavano una comunità di koala. In tutto è stata stimata la morte di circa 350 koala.
Caricamento commenti
Commenta la notizia