Nike rompe con Amazon. Il colosso dell'abbigliamento sportivo mette fine alla vendita diretta dei suoi prodotti sul gigante di Jeff Bezos. La decisione rientra nella revisione della strategia delle vendite di Nike e rappresenta uno schiaffo pesante agli sforzi di Amazon nel corteggiare i grandi marchi per convincerli a preferire la sua piattaforma per le vendite. La separazione da Amazon segue la nomina di John Donahoe ad amministratore delegato di Nike. Ex numero uno di eBay, Donahoe se ne intende di vendite online e dietro la rottura sembrerebbe esserci proprio il suo zampino. "Nell'ambito degli sforzi di Nike per migliorare l'esperienza dei consumatori attraverso una relazione più diretta e personale, abbiamo deciso di terminare l'attuale programma pilota con Amazon Retail" afferma un portavoce dei Nike. "Continueremo a investire in partnership forti per Nike con altri venditori e piattaforme per servire i nostri clienti a livello globale" aggiunge precisando che Nike continuerà comunque a usare Amazon Web Service per i servizi sulle sue app e sul suo sito. Molti grandi marchi snobbano Amazon, dove spopolano molti prodotti falsi e venditori non autorizzati vendono a prezzi ridotti. Nel programma pilota siglato nel 2017 Nike aveva iniziato a vendere una serie limitata di prodotti su Amazon in cambio di politiche più stringenti contro i falsi e restrizioni sulle vendite non autorizzate. La decisione di Nike potrebbe influenzare altri marchi a prendere le distanze da Amazon, ma non è chiaro - secondo gli analisti - se l'effetto sarà questo. Nike ha infatti la forza e la portata per poter decidere di separarsi dal gigante Amazon, un lusso che altri marchi non hanno.