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Croazia, agente spara e colpisce un migrante: è in gravi condizioni

Nel fine settimana in Croazia un migrante, di cui non è stata ancora resa nota la nazionalità, è stato gravemente ferito al torace con un colpo di arma da fuoco sparato da un agente croato nel tentativo di impedire il transito illegale verso la Slovenia di un gruppo di profughi.

Il fatto è avvenuto sabato pomeriggio in una zona boschiva della regione di Gorski kotar, che si trova tra la Bosnia e la Slovenia, su una delle rotte che i tanti profughi e migranti bloccati in Bosnia percorrono per raggiungere l’Europa occidentale. Secondo i media di Zagabria, un gruppo di diciassette migranti, sorpresi nel transito illegale nei boschi, avrebbe rifiutato di arrendersi pacificamente ed ha aggredito la pattuglia di agenti con lancio di sassi e altri oggetti.

Stando alla versione ufficiale della polizia un agente, nel momento di sparare un colpo di avvertimento in aria, sarebbe inciampato e il proiettile, ribalzando, avrebbe cambiato traiettoria colpendo uno dei migranti. I poliziotti croati hanno immediatamente prestato soccorso all’uomo ferito, trasportandolo a piedi per tre chilometri verso la più vicina ambulanza.

Il migrante è stato ricoverato all’ospedale di Fiume dove è stato sottoposto a due interventi chirurgici e si trova ancora in condizioni gravissime. Le organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno espresso forti dubbi sulla spiegazione ufficiale dell’incidente, affermando che «l'uso di armi da fuoco contro i migranti sta diventando sempre più consueto». «Il ministero degli Interni - sostengono - invece di impegnarsi a trovare giustificazioni, dovrebbe adoperarsi per impedire e prevenire simili incidenti».

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