Inizierà oggi a Madrid il vertice mondiale sul clima (Cop25). Attese le delegazioni di 196 Paesi che si incontreranno per due settimane con lo scopo di dare impulso alla lotta globale contro la crisi climatica. I lavori della conferenza, che sono calendarizzati fino al 13 dicembre prossimo, si svolgeranno all'Ifema, il centro fieristico di Madrid vicino all'aeroporto Barajas Adolfo Suarez e saranno presieduti dal governo cileno, anche se dopo i disordini interni ha dovuto rinunciare ad ospitare l'evento. L'umanità deve porre fine alla sua "guerra contro la natura", ha detto oggi, in una conferenza stampa, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres. "Da decenni, la specie umana - ha aggiunto il segretario generale delle Nazioni Unite - è in guerra contro il pianeta, e ora è il pianeta che sta contrattaccando. Gli sforzi della comunità per ridurre le emissioni di gas serra sono totalmente insufficienti". Per Guterres è arrivato il momento di "porre fine alla guerra contro la natura e la scienza ci dice che possiamo farcela. Il cambiamento climatico - ha sottolineato - non è un problema che riguarda solo il futuro, stiamo già affrontando una crisi climatica e il punto di non ritorno non è lontano, anzi si sta avvicinando a grande velocità". Per il segretario delle Nazioni Unite, però, una speranza arriva dai giovani che in tutto il mondo hanno cominciato a mobilitarsi ma, "manca ancora - ha ribadito - una volontà politica. I maggiori produttori di CO2 non fanno la loro parte e senza questo impegno l'obiettivo è irraggiungibile". Proprio in vista della Cop25, il Parlamento europeo qualche giorno fa ha approvato con una maggioranza di 430 voti una risoluzione in cui si chiede di fissare al 55% l'obiettivo di riduzione delle emissioni inquinanti al 2030. Secondo l'indicazione del voto, l'organo legislativo punta all'impegno, da parte dell'Unione europea, per una riduzione a zero delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2050. In particolare, si chiede alla Commissione di garantire che tutte le proposte legislative e di bilancio pertinenti siano pienamente in linea con l'obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 C. Alla cerimonia del 'trasferimento' delle strutture del vertice alle Nazioni Unite, erano presenti, oltre al ministro spagnolo della Transizione ecologica, Teresa Ribera, la collega cilena Carolina Schmidt e il segretario esecutivo delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici, Patricia Espinosa. Tutti hanno sottolineato la necessità di agire con forza contro la crisi climatica e il ministro spagnolo ha aggiunto che il successo del vertice non sarà misurato tanto dalle nuove decisioni che saranno prese quanto dal rafforzamento dell'integrazione delle politiche climatiche a tutte le aree e settori. La scienza ha dimostrato che gli impegni assunti dai Paesi di fronte alla crisi climatica "non sono sufficienti" per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi ed evitare drammatici danni ambientali, ha aggiunto la cilena Schmidt: "Dobbiamo cambiare rotta e acquisire nuovi, più ambiziosi impegni nell'ambito dell'accordo di Parigi". Le installazioni avranno una zona 'azzurra' amministrata dalle Nazioni Unite e destinata agli eventi e ai negoziati formali; e una zona 'verde' che sarà riservata alla partecipazione della società civile. Alla luce del ritiro dall'accordo di Parigi, l'amministrazione americana invierà un diplomatico, non un esponente di alto livello, alla conferenza. La delegazione dei Democratici, invece, sarà guidata dalla speaker della Camera, Nancy Pelosi. "Gli Usa continueranno a partecipare ai negoziati e agli incontri sul cambiamento climatico in corso, come la Cop25, per garantire condizioni di parità che tutelino gli interessi degli Stati Uniti", ha fatto sapere il dipartimento di Stato. A Madrid arriverà quindi l'ambasciatore Marcia Bernicat, responsabile per gli Oceani, l'Ambiente e gli Affari scientifici.