Sei persone uccise, incluso un poliziotto, e tre feriti, tra cui due agenti: è il bilancio di una sparatoria durata due ore a Jersey City, a pochi chilometri da New York, che ha mobilitato decine di agenti dell’Fbi e delle squadre speciali di polizia e che, secondo gli investigatori, non avrebbe alla base un movente terroristico.
Tra le ipotesi, circolata fin dall’inizio, vi è quella dell’imboscata nei confronti degli agenti: uno dei poliziotti rimasti uccisi era stato tra i primi a essere colpito. Le altre vittime sono i due killer e le tre persone che erano dentro un negozio kosher. È successo intorno alle 12.30, in una zona abitata dove si trova anche un cimitero.
In un video finito nella rete e diventato virale, si sentono decine di colpi sparati in sequenza. Due killer, vestiti di nero, armati di fucile, hanno cominciato a sparare sulle persone, poi sono scappati, rifugiandosi in un piccolo negozio di alimentari in una zona dove risiede una storica comunità ebraica.
L’area è stata subito isolata, le strade chiuse così come le scuole. Da New York sono arrivate le squadre speciali della polizia con i blindati. L’assedio è andato avanti fino a quando, alle 2.30 di pomeriggio, è stata annunciata l’uccisione dei due killer. Una volta dentro il minimarket, gli agenti hanno trovato i corpi di altre tre persone.
Al momento non sono state fornite le identità della coppia di assassini - alcuni media li hanno descritti come un uomo e una donna - e non sono state avanzate ipotesi di movente.
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