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L'omicidio dell'avvocato calabrese delle cosche a Melbourne, non fu 'ndrangheta

La rabbia omicida d'un settantenne. L'avvocato di origine italiana, Joseph (Pino) Acquaro, 54 anni, difensore di vari esponenti delle cosche della 'ndrangheta attive a Melbourne, sarebbe stato assassinato il 14 marzo del 2016 da un altro italiano e non per ragioni di mafia.

Ne sono convinti gli investigatori australiani che hanno incriminato per il delitto Vincenzo (Vincent) Crupi, 70 anni, pure lui calabrese, originario di un paesino della provincia di Reggio, che con il celebre penalista aveva avuto una serie di dissapori.

Acquaro, socio di una nota di gelateria della megalopoli oceanica - il “Gelobar” - era un personaggio molto conosciuto nella comunità italiana sia perché era stato presidente della locale Camera di Commercio calabro-australiana, sia perché aveva più volte difeso con successo pesci piccoli e grandi della criminalità organizzata di origine calabrese.

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