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"Rischio esplosione", la salsa piccante Sriracha ritirata in Australia e Nuova Zelanda

L’acido lattico contenuto nelle bottiglie della popolare salsa piccante Sriracha rischia di provocarne l’esplosione e causare bruciore a occhi e pelle. Con questa motivazione l’Autorità per la sicurezza alimentare di Australia e Nuova Zelanda ha ritirato dal mercato tutte le bottiglie di Sriracha Hot Chilli Sauce da 502 e 828 ml con scadenza marzo 2021.

La sostanza in questione, uno degli ingredienti utilizzati nella produzione della riconoscibilissima bottiglia dal coloro rosso, provoca un gonfiore e continua a fermentare a contatto con la salsa piccante, col rischio che esploda tra le mani del consumatore.

Il mese scorso per lo stesso motivo le bottiglie erano state ritirate dal mercato irlandese. La salsa rossa piccante, nota come hipster tabasco, è stata inventata nel 1980 da David Tran, rifugiato vietnamita negli Stati Uniti, amatissima in Australia, Nuova Zelanda e in molti paesi asiatici.

«Non aprite le bottiglie che appaiono gonfie e riconsegnatele nel punto di vendita per ottenere il pieno rimborso», recita una nota dell’azienda con sede a Los Angeles. La salsa che ricorda un condimento thailandese contiene aceto, aglio e peperoncini, negli Stati Uniti è stata a lungo un prodotto cult che ha ispirato numerosi eventi festosi prima di conquistare i principali mercati mondiali.

Nel 2013 la richiesta della Sriracha Hot Chilli Sauce è stata così alta che ne è stata decretata la «carenza globale» mentre l’anno successivo è stata pluripremiata in Gran Bretagna, con il quotidiano The Guardian che ha suggerito di consumarla in sostituzione del classico Tabasco. Un successo non privo di critiche e polemiche: in barba ai fan, le autorità locali della California l’hanno definita «disturbo della quiete pubblica» e «srirachocalypse».

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