Il padre di Greta Thunberg, l'attivista svedese che a soli 16 anni ha portato milioni di persone nelle piazze in difesa dell’ambiente, pensava che «non fosse una buona idea» per la figlia «mettersi in prima linea» nella battaglia contro i cambiamenti climatici. E all’inizio l'ha ostacolata. In un’intervista alla Bbc Svante Thunberg, 50 anni, racconta come non fosse d’accordo che Greta saltasse la scuola per scioperare in favore dell’ambiente. Da quando è diventata un’attivista la figlia è «più felice» ma il padre è preoccupato per «l'odio» che può subire. Prima di cominciare lo sciopero che l’ha resa famosa in tutto il mondo, Greta ha sofferto di depressione «per tre o quattro anni». «Ha smesso di parlare, ha smesso di andare a scuola. E poi ha smesso anche di mangiare», racconta il padre. «Il peggiore degli incubi per qualsiasi genitore». Così lui e la moglie, cantante lirica con un discreto successo, hanno deciso di passare più tempo in famiglia, con Greta e la sorella Beata. Hanno anche chiesto aiuto a degli specialisti che hanno diagnosticato alla figlia una forma di autismo, la sindrome di Asperger. «La aiuta a vedere la realtà fuori dagli schemi», dice Svante Thunberg che ha accompagnato Greta nelle sue spedizioni in barca a vela per partecipare ai summit dell’Onu. «Ora è felice, ride, balla, scherziamo moltissimo. Ma sono preoccupato per le 'fake news' che vengono fabbricate contro di lei. Per l'odio che generano». Per ora la giovane attivista reagisce «incredibilmente bene» alle critiche. «Sinceramente, non so come faccia. Il più delle volte ci ride su... Le trova divertentissime».