L'inchiesta avviata dall'Iran ha confermato che sono stati due i missili sparati contro l'aereo del Boeing ucraino precipitato lo scorso 8 gennaio con 176 persone a bordo, per la maggior parte iraniani e canadesi. Secondo il rapporto dell'Aviazione civile iraniana "Due missili M1-TOR sono stati lanciati da nord in direzione del velivolo".
Ieri analoga conferma era arrivata dal Parlamento iraniano dove si è parlato di abbattimento per errore umano. "In un incontro tra la commissione di Sicurezza Nazionale del Parlamento e il team che indaga sul disastro dell'aereo ucraino, il team ha sottolineato che è stato certamente causato da un errore umano e non c'è alcuna possibilità di un cyber attacco" ha detto il presidente della commissione Mojtaba Zolnouri, citato dalla Fars.
"Non è stata neppure trovata alcuna prova che il collegamento tra l'operatore che ha sparato il missile e il suo superiore nel comando militare fosse stato interrotto, come avevano sostenuto la Guardie della rivoluzione", ha aggiunto Zolnouri, sottolineando che il soldato che ha sparato non avrebbe in ogni caso dovuto decidere da solo. La magistratura civile e militare processerà presto i responsabili, ha assicurato ancora il deputato.
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