Sabato 16 Novembre 2024

Psicosi da coronavirus, carta igienica rara come l'oro: maxi rapina a Hong Kong

Capita anche che, nel mezzo dell’epidemia del coronavirus, la carta igienica diventi preziosa come oro e il ricco bottino di una rapina a mano armata. E’ accaduto a Hong Kong, ultimo episodio della psicosi collettiva di restare senza beni di prima necessità per i timori che le forniture possano saltare. L’operazione, in base a quanto spiegato dalla polizia, ha visto un commando di tre persone che ha rubato centinaia di rotoli da un furgone che li stava consegnando ad un supermercato della catena Wellcome di Mong Kok, distretto popolare con una storia di 'triadì, la mafia cinese. L’autista è stato fermato, minacciato con coltelli e bloccato. «I rapinatori hanno portato via tutta la carta igienica del valore di oltre 1.000 dollari di Hong Kong (circa 130 dollari Usa, ndr)», ha detto un portavoce della polizia che, più tardi, ha eseguito due arresti dopo la visione dei filmati delle telecamere di sorveglianza e recuperato parte del bottino. Sono articoli richiestissimi nell’ex colonia, malgrado le rassicurazioni del governo locale sulle forniture al riparo dagli effetti dell’epidemia. I supermercati, tuttavia, stanno avendo problemi addirittura di tipo logistico e di trasporto per quanto è forte la domanda. Oltre ai rotoli di carta, gli abitanti dell’ex colonia britannica continuano a fare incetta di riso, pasta, prodotti sanitari (tra cui i guanti di plastica) e per la pulizia, mentre sono di pochi giorni fa le lunghe file e le liti per accaparrarsi le mascherine da chirurgo, per evitare il contagio, davanti alle farmacie. Hong Kong ha finora registrato 58 casi di coronavirus, più un morto, mentre continua ad avere una grave carenza di mascherine. La reazione sta scontando l’esperienza della Sars del 2003 che, partita dalla Cina, contagiò l’ex colonia uccidendo 299 persone. Domenica, il Consumer Council della città ha messo in guardi gli abitanti dall’evitare la corsa agli acquisti di carta igienica, a rischio di diventare presto inutilizzabile per il clima umido. Una raccomandazione caduta nel vuoto.  

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