Il miliardario Tom Steyer ha danzato con il rapper Juvenile nel suo ultimo comizio in South Carolina, dove i sondaggi lo danno terzo nelle primarie democratiche per la Casa Bianca. Ma Joe Biden spera di ballare il charleston conquistando, nello stato che lo inventò, la sua prima vittoria, come predicono gli istituti demoscopici. Al secondo posto è proiettato invece Bernie Sanders, che conta di cementare il suo status di frontrunner nella corsa alla nomination. Quello che rischia di più è l’ex vicepresidente, che ha bisogno di un successo netto per resuscitare le sue ambizioni presidenziali, finora tarpate dalle prime tre deludenti prestazioni. Il South Carolina sembra il terreno adatto per lui che confida nel voto dei neri. Un voto sempre più determinante per i candidati dell’Asinello: nel 2008 l’elettorato afro-americano rappresentava il 19% dei votanti democratici nelle primarie a livello nazionale, mentre quest’anno salirà a circa il 25%. Nel Palmetto State i neri costituiscono addirittura il 60% della base elettorale dem e quindi il loro orientamento diventa decisivo. Biden conta di vincere grazie al lungo rapporto con la comunità afro-americana, rafforzato dal fatto di essere stato per otto anni il vice di Barack Obama. Il 'vecchio Joè ha incassato inoltre l’endorsement del deputato locale Jim Clyburn, il nero più alto in grado al Congresso e considerato il king-maker della politica dem in questo stato. Biden ha sempre considerato il South Carolina un «firewall» per la sua elezione ed ora si aspetta che sia anche una «rampa di lancio» per il Super Tuesday del 3 marzo, quando si voterà in 14 Stati e dovrà fare i conti pure con il miliardario Michael Bloomberg. «Se vinciamo solidamente qui penso che aumenteremo la raccolta fondi e l’entusiasmo», ha commentato oggi l’ex vice di Obama in un seggio. Quello che ha recuperato più terreno è Sanders, un segnale che comincia a sfondare anche tra i neri, dopo aver conquistato i latinos in Nevada. «Abbiamo fatto molta strada, quando abbiamo iniziato la campagna in South Carolina eravamo 25, 30 punti indietro», ha ricordato il senatore, che comunque guarda già al Super Tuesday, dove è in testa sia in California che in Texas, i due stati che regalano più delegati. A sparigliare le carte danneggiando Biden a favore di Sanders potrebbero essere i repubblicani. Nel suo comizio della vigilia vicino a Charleston, Donald Trump ha suggerito ai suoi fan di votare per 'crazy Bernie», dopo aver fatto con loro un sondaggio su chi è l’avversario «più debole» e quindi «più facile da battere». Un invito reso possibile dal fatto che le primarie sono aperte, quindi non si deve essere registrati a un partito per andare alle urne. «E' tempo di votare e seminare un pò di caos in South Carolina», hanno scritto alcuni attivisti repubblicani in una email. Per gli altri candidati dem pare una gara proibitiva, comunque fuori dal podio. L’ex sindaco di South Bend Pete Buttigieg e la senatrice Amy Klobuchar.