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Coronavirus, in Iran 23 parlamentari contagiati e l'India sospende i visti per gli italiani

Sono 23 i parlamentari iraniani risultati finora positivi al coronavirus (Covid-19). Lo ha riferito il vicepresidente del Majlis, l'Assemblea legislativa di Teheran, invitando tutti i parlamentari a evitare per il momento contatti con la popolazione per evitare ulteriori contagi.

Intanto il governo indiano chiude l'ingresso ai viaggiatori provenienti da Italia, Cina, Iran, Corea del Sud e Giappone per il timore coronavirus: lo scrivono i media indiani tra cui l'Hindustan Times riportando un comunicato del governo.

Secondo l'annuncio, riferito anche dal sito Viaggiare Sicuri della Farnesina, i visti rilasciati sino a oggi sono sospesi "per tutti i cittadini italiani, cinesi, sudcoreani, iraniani e giapponesi che non siano ancora entrati" in India, con eccezioni solo per diplomatici e funzionari Onu, che dovranno comunque fare controlli.

La Cina ha registrato altri sette casi di "contagio di ritorno" dall'Italia, aumentando i timori di ricontaminazione del Paese da cui è partita l'epidemia. Sulle 11 nuove infezioni da coronavirus annunciate oggi fuori dall'Hubei, provincia epicentro, sette sono relative allo Zhejiang, ha detto la Commissione sanitaria nazionale. Sono cittadini cinesi tornati dall'Italia la scorsa settimana che, secondo il network statale Cgtn, lavoravano nello stesso ristorante di Bergamo e avevano stretti contatti con la prima donna rientrata il 28 febbraio e risultata positiva.

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