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Coronavirus, von der Leyen: "Daremo all'Italia tutto quello che chiede"

La presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen

Massima flessibilità nell’applicazione del Patto di Stabilità e delle norme sugli aiuti di Stato. L’Unione europea allargare le regole della disciplina di bilancio e lascia mani libere ai governi di mettere in campo tutte le misure necessarie per fronteggiare la crisi del Coronavirus. «Il serio turbamento all’economia italiana creato dal coronavirus porterà la Commissione Europea ad autorizzare una vasta gamma di misure di aiuto di Stato per porre rimedio a questa situazione», dice Ursula von der Leyen, che risponde all’appello lanciato ieri dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e sottolinea che Bruxelles «è pronta ad aiutare l’Italia con tutti i mezzi».

«Siamo assolutamente pronti ad aiutare l’Italia con qualunque cosa sia necessaria, il paese è stato terribilmente colpito dal Coronavirus e ha bisogno di aiuto subito. Daremo sostegno all’Italia in tutti i modi», aggiunge.

La Commissione dunque, proporrà agli stati membri di attivare la clausola di crisi per «accomodare un sostegno fiscale più generale» - è la formula usata a Bruxelles - una clausola che consentirà di «sospendere gli aggiustamenti di bilancio raccomandati dal Consiglio in caso di recessione severa della zona euro e della Ue». Per rispondere al Coronavirus «come strumento di ultima istanza abbiamo una clausola di salvaguardia generale in caso di recessione severa nella zona euro e nell’Ue - spiega il vicepresidente della Commissione, Valdis Dombrovskis - siamo pronti a usare tutti questi strumenti, a seconda di come evolve la situazione, per permettere agli Stati membri di rispondere alla crisi.

Bruxelles mette sul tavolo un fondo da 37 miliardi di euro da destinare a iniziative di investimento e garantirà 8 miliardi di prestiti a 100.000 aziende, aggiunge la presidente della Commissione: lo shock sarà molto forte ma sono convinta che l’Unione europea sia in grado di resistere. Ma ogni paese deve però assumersi le propria responsabilità e l’Unione nel suo insieme deve essere determinata, coordinata e unita», aggiunge.

Le maglie si allargano anche per gli aiuti di Stato: «le nostre regole permettono ampia serie di sostegno nell’economia in Stati membri che hanno di fronte un grave perturbamento delle loro economie», dice la vicepresidente della commissione, Marggrethe Vestager e «questo è il caso dell’Italia, anche se la situazione in sempre più Stati membri va nella stessa direzione. L’Ue vuole «dare all’Europa tutte le risorse di cui ha bisogno» per fronteggiare il coronavirus e il suo impatto economico. «Sono in gioco vite umane e mezzi di sostentamento», ha ricordato Vestager.

Sugli aiuti di Stato inoltre, «siamo pronti a rispondere come nel 2008 ai tempi della crisi finanziaria e un trattamento particolare verrà riservato all’Italia. Ma non sul caso Alitalia. «Per Alitalia come per tutti gli altri casi bisogna distinguere l’inchiesta sugli aiuti esistenti dalle conseguenze della crisi attuale, spiega il direttore generale della Direzione generale Concorrenza della Concorrenza, Olivier Guersent, un un briefing con la stampa: «le conseguenze della crisi Covid 19 sono le conseguenze della crisi Covid 19 e le autorizzeremo che siano coperte per tutte le imprese colpite», quanto ai due prestiti ponte su cui la Commissione ha già aperto un’indagine e il trattamento sarà «separato».

«Le decisioni di oggi non saranno le ultime che la Ue adotterà per questa emergenza», «in questo momento la priorità è salvare le imprese e i posti di lavoro. Siamo oltre la flessibilità, in questo momento le regole devono adattarsi all’emergenza e al tempo della crisi del Coronavirus». E’ il commento di Paolo Gentiloni, secondo cui In un momento come questo è importante che le persone che lavorano nel sistema sanitario, le persone in isolamento e tutti gli italiani sentano che l’Unione europea prende delle decisioni utili».

 

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