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Usa 2020, Sanders si ritira: via libera alla sfida Biden-Trump

Joe Biden e Donald Trump

Oramai è deciso: il futuro dell’America passa per la sfida tra Donald Trump e Joe Biden, quella che culminerà nelle urne del prossimo 3 novembre, quando gli elettori Usa dovranno scegliere se regalare altri quattro anni di presidenza al tycoon oppure condannarlo a un solo mandato.

L’ultimo ostacolo al più atteso dei match è caduto con l'annuncio di Bernie Sanders, quello della sospensione della sua campagna elettorale, accelerato dalla crisi della pandemia. È una mossa che di fatto dà il via libera alla nomination di Biden e che segna il definitivo addio da parte del senatore socialista, 78 anni, al sogno di conquistare la Casa Bianca.

Quello che già gli sfuggì di un soffio nel 2016, quando in extremis dovette arrendersi ad Hillary Clinton. «È una scelta dolorosa ma oramai la vittoria era virtualmente impossibile», ha ammesso Sanders rivolgendosi via streaming ai suoi sostenitori, senza nascondere commozione e frustrazione. Ma anche senza rinunciare al suo piglio fermo e battagliero, indomito.

Guai ad alzare bandiera bianca: e infatti quella di Bernie più che una resa suona come una nuova sfida all’ex vicepresidente: «La nostra campagna è terminata, ma il movimento è tutt'altro che finito. La lotta continua». Così il senatore mette in chiaro che il suo nome non sarà cancellato dalle schede delle prossime primarie democratiche, ma comparirà accanto a quello di Biden. Il suo popolo quindi potrà continuare a votarlo, con l’obiettivo di continuare a raccogliere delegati.

«Più saranno i nostri delegati e più ci sarà la possibilità di esercitare la nostra influenza alla Convention democratica», ha spiegato agli elettori. Un’ulteriore mossa, questa, che spiazza tutti, compreso il presidente Trump che già su Twitter invitava il popolo di Bernie a passare nelle fila dei repubblicani dopo essere stati traditi per la seconda volta dal partito democratico: «Ringraziate Elizabeth Warren!», ha ironizzato il tycoon, ricordando che la decisione tardiva della senatrice di ritirarsi dalle primarie è costata a Sanders la batosta nel Supertuesday di marzo, trasformatosi in un trionfo per Biden.

Ma Sanders ha chiarito che collaborerà e lavorerà al fianco di Biden, con l’obiettivo primario di portare avanti il più possibile l’agenda progressista e di farla diventare parte integrante della piattaforma presidenziale. L’ex vicepresidente ringrazia, e tende la mano: «Ti ascolterò, il movimento che hai creato è un bene prezioso per il Paese e per il futuro, e insieme batteremo Donald Trump», ha twittato, lanciando anche un appello agli elettori del senatore. «So che non sarà facile convincervi a votarmi, ma io vi ascolterò».

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