Lunedì 25 Novembre 2024

Da oggi a Oxford i test sul vaccino per il Coronavirus: fra le "cavie umane" anche un italiano

C'è anche un ricercatore italiano, l'immunologo 31ene Giacomo Gorini, nel team di Oxford pronto in pole position ai nastri di partenza nella sperimentazione umana di un prototipo di vaccino contro il coronavirus sviluppato in tandem con l'azienda Advent-Irbm di Pomezia. Sono più di mille i volontari - di sana e robusta costituzione, ed età inferiore ai 55 anni - che da oggi scendono in campo, a disposizione della scienza, per i primi test clinici del vaccino contro il Coronavirus messo in cantiere nella celeberrima università di Oxford: il progetto più avanzato d'Europa in termini di sperimentazione. Romagnolo d'origine, Gorini è nato a Rimini, come riportato da "Londra, Italia", testata digitale online di riferimento della vasta comunità di connazionali che vivono nella capitale britannica e in tutto il Regno. E fa parte da qualche tempo della squadra dell'Istituto Jenner oxfordiano, quello dai cui laboratori saltò fuori nel 2014 anche il virus anti Ebola, micidiale morbo dilagato a quel tempo in Africa. Dopo i risultati incoraggianti, fatti registrare nella fase pre-clinica sugli animali, il prototipo oxfordiano - chiamato ChAdOx1 nCoV-19 e frutto della partnership con l'azienda italiana Advent-Irbm di Pomezia - passa dunque alla fase dei trails su uomini e donne 'cavia', che riceveranno, sotto forma di "rimborso spese", fino all'equivalente di 700 euro. La sperimentazione clinica si svolgerà in diversi laboratori, dislocati nelle aree di Bristol, Southampton e Londra. E coinvolgerà un totale di 1.112 volontari, di età compresa tra i 18 e 55 anni, selezionati attraverso scrupolosi controlli medici. A circa metà campione (510 individui) verrà somministrato il ChAdOx1 nCoV-19, agli altri il vaccino contro la meningite: nessuno saprà il proprio gruppo d'appartenenza. Una volta terminata la fase 1, e confermata la non tossicità del vaccino, si passerà (verosimilmente tra fine maggio e giugno) alla fase 2, con gruppi di volontari più anziani.

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