Lunedì 18 Novembre 2024

Coronavirus, iniezioni disinfettante e raggi Uv la "cura" di Trump. I medici: "Non fatelo"

Il presidente Usa, Donald Trump

Iniettare dosi di disinfettante nei pazienti per uccidere il nemico invisibile e ripulire i polmoni dal virus. E’ la cura ipotizzata da Donald Trump, accolta con incredulità ed enorme sconcerto dai medici e dalle stesse aziende di prodotti antisettici ed antibatterici, quelli usati per sterilizzare le superfici di casa o i ferri in ospedale: «Non fatelo mai, è da irresponsabili e molto pericoloso». Dopo ore di polemiche e ironie, il presidente americano ha poi parlato di «proposta sarcastica». Ma il tycoon non è certo nuovo nel lanciare e promuovere terapie e trattamenti alternativi per combattere la pandemia, spesso ignorando e snobbando le indicazioni e le cautele espresse dalla comunità medico-scientifica e dai suoi stessi esperti. E l’ultimo schiaffo alle sue teorie è arrivato dalla presa di posizione della Food and Drugs Administration che ha bocciato l’uso dei due farmaci antimalarici sponsorizzati con grande insistenza da Trump. La clorochina e l’idroclorochina, ha messo in guardia l'authority federale, possono provocare «gravi effetti collaterali» come «seri problemi cardiaci», vi si deve ricorrere solo nell’ambito delle sperimentazioni in cliniche e ospedali. Ma stavolta Trump sembra davvero aver passato il segno suggerendo, nell’ennesimo interminabile briefing della task force antivirus, che l’assunzione da parte dell’uomo di prodotti a base di candeggina, alcol e altre sostanze disinfettanti possa funzionare. Insomma, un’iniezione di Lysoform o prodotti simili potrebbe curare o prevenire il contagio, «potrebbe spegnere il virus in un minuto», ha incredibilmente detto Trump, invitando ad approfondire la questione. «Come leader globali di prodotti per l’igiene e la salute ci corre l’obbligo di chiarire che in nessuna circostanza i nostri prodotti devono essere somministrati all’interno del corpo umano: attraverso iniezioni, ingestione o qualunque altra via», la secca e inevitabile precisazione del produttore britannico RB, titolare del marchio di prodotti disinfettanti più diffuso negli Usa, Lysol. Per Trump poi lo stesso effetto miracoloso potrebbe verificarsi con l’uso dei raggi ultravioletti all’interno del corpo umano, visto che - si è affrettato ad aggiungere il presidente - il calore uccide i virus. E pazienza se dietro di lui l’immunologa Deborah Birx strabuzzava gli occhi. Insieme al virologo Anthony Fauci è la massima esperta ingaggiata dall’amministrazione. Virale sui social la sua espressione esterrefatta e imbarazzata quando il tycoon l’ha interpellata: "Non ho mai sentito parlare di questo trattamento....», ha balbettato a proposito dell’uso della fonte di calore dei raggi UV, «anche se la febbre aiuta il corpo a rispondere...». Assente dal briefing Fauci, oramai sempre più in rotta di collisione col presidente, soprattutto dopo aver lanciato l'ultimo allarme sull'insufficienza dei test e quello sulla possibile seconda ondata della pandemia in autunno. Al suo posto il tycoon ha invitato sul podio un oscuro funzionario, il capo del dipartimento scientifico del ministero della sicurezza nazionale, che ha illustrato alcuni esperimenti sull'uso della luce del sole per uccidere il coronavirus sulle superfici in appena 30 secondi. Mentre sul New York Times uno stretto consigliere del tycoon, nominato membro della task force economica, suggeriva il ricorso a tute spaziali per difendersi dal contagio e riaprire al più presto le attività. Questo mentre in America si è superata la soglia dei 50 mila morti e i casi viaggiano oramai verso il milione. E’ qui ormai l'epicentro della pandemia, con New York che ha fatto registrare altri 422 morti in 24 ore. Ma per Pence in meno di un mese, entro il weekend del Memorial Day del 25 maggio, il peggio sarà alle spalle. Mentre tutto il resto, ha attaccato la portavoce della Casa Bianca, sono solo fake news.

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