Sabato 23 Novembre 2024

Coronavirus, nel mondo 50 navi e oltre 100mila marittimi bloccati dalla pandemia

La Diamond Princess

Nel mondo sono una cinquantina le navi da crociera su cui sono bloccati complessivamente oltre 100 mila membri dell’equipaggio a causa della pandemia di coronavirus che ne ha già causato la morte di almeno 17. È quanto emerge da un conteggio del Guardian che denuncia la situazione di questi «naufraghi galleggianti» isolati a bordo, spesso confinati in cabina, senza stipendio e con poche possibilità di comunicazione con l’esterno. Ad aggravare la situazione c'è il fatto che di norma sulla nave c'è solo un medico e qualche infermiere e i malati devono quindi assistiti negli ospedali a terra che spesso accettano di curare solo i malati la cui vita sia in grave pericolo. L’allarme per le navi da crociere era scattato con la Diamond Princess, rimasta per due settimane bloccata in quarantena in Giappone a partire da inizio febbraio. Il bilancio finale parla di 712 contagiati su 3.711 persone a bordo e almeno 14 morti. le crociere sono però continuate a partire fino a metà marzo. L’ultimo Dcpm ha sospeso i servizi di crociera da parte delle navi battenti bandiera italiana e Msc ha appena prorogato lo stop alle sue attività al 10 luglio. In Giappone la Costa Atlantica è ferma da gennaio nel porto di Nagasaki per lavori di manutenzione e a bordo sono stati riscontrati quasi 150 contagi. Un’altra nave Costa, la Magica, è bloccata ad Ancona con a bordo centinaia di membri dell’equipaggio tra i quali sono stati riscontrati almeno 14 casi di positivi al Covid-19. In Germania quasi 3.000 membri dell’equipaggio di una nave da crociera del colosso turistico tedesco Tui sono stati messi in quarantena a bordo dopo che uno di loro era stato contagiato dal coronavirus. La nave è attraccata a Cuxhaven, sulla costa tedesca del Mare del Nord. All’equipaggio della Queen Victoria dell’armatore inglese Cunard Line, appena rientrata a Southampton, è stato ordinato di restare in quarantena in cabina per 14 giorni.

leggi l'articolo completo