Lanci di sassi e di bottiglie contro la polizia e alcuni negozi saccheggiati, con un presunto saccheggiatore ucciso a colpo d'arma da fuoco da un negoziante: per la seconda notte Minneapolis è percorsa dalla protesta di piazza di centinaia di persone contro la polizia per l'uccisione di George Floyd, un afroamericano di 46 anni, soffocato da un agente con un ginocchio sulla gola durante l'arresto. Gesto per il quale la polizia ha licenziato quattro agenti. Donald Trump ha chiesto al Dipartimento di Giustizia e all'Fbi di accelerare le indagini sulla morte di Floyd:. "Giustizia sarà fatta!" ha twittato, definendo l'episodio "molto triste e tragico". A Minneapolis centinaia di persone si sono ritrovate davanti all'abitazione del poliziotto, immortalato in un video in cui si vede che soffoca Floyd premendo sul suo collo con un ginocchio. La folla ha intonato slogan, chiedendo il carcere per gli agenti coinvolti e protestando per il fatto che siano ancora a piede libero, anche se licenziati in tronco. I muri davanti la casa dell'agente nel mirino, Derek Chauvin, sono stati riempiti con le scritte "killer" e "assassino". Sui social e sui media circolano immagini di diversi episodi di saccheggio e incendio di negozi e supermercati. In uno di questi si vede una donna anziana in sedia a rotelle che cerca di fermare i saccheggiatori e viene investita dal getto di un estintore La protesta per la morte di Floyd si è nel frattempo estesa in serata anche nella lontana Los Angeles e a Memphis. Nella metropoli californiana diverse centinaia di persone - tutte rispettose delle regole del lockdown con tanto di mascherine - richiamandosi al movimento 'Black Lives Matter', hanno bloccato il cavalcavia della superstrada 101, in piena 'downtown', dopo una marcia da davanti al municipio, e hanno rotto i vetri di diverse auto della polizia nei conseguenti tafferugli. Ma anche a Memphis, nel Tennessee, diverse migliaia di persone sono scese in piazza e hanno bloccato con un sit-in la centrale Union Avenue.