Tre parlamentari turchi di opposizione sono stati arrestati la scorsa notte, poche ore dopo essere stati destituiti dal Parlamento di Ankara a seguito di condanne in differenti processi. Le opposizioni denunciano un «golpe contro la volontà popolare e la democrazia» da parte della maggioranza di governo di Recep Tayyip Erdogan. Le manette sono scattate dopo che la decisione della Grande assemblea di Ankara, accolta fra vibranti proteste dell’opposizione in aula, ha fatto decadere la loro immunità. Gli ex deputati arrestati sono Enis Berberoglu del socialdemocratico Chp, prima forza anti-Erdogan, e due parlamentari del filo-curdo Hdp, Leyla Guven e Musa Farisogullari. Berberoglu aveva subito dichiarato di essere pronto a costituirsi per scontare il resto della sua pena. Il parlamentare destituito del Chp era stato condannato con l'accusa di essere la fonte dello scoop del 2015 del quotidiano Cumhuriyet sul passaggio in Siria di un tir di armi dei servizi segreti turchi. Venne liberato dopo oltre un anno in carcere. Contro la detenzione il suo partito aveva organizzato nell’estate 2017 la 'marcia per la giustizia' da Ankara a Istanbul, cui parteciparono centinaia di migliaia di persone. Guven e Farisogullari erano invece stati condannati rispettivamente a 6 anni e 3 mesi e a 9 anni di prigione con l'accusa di presunta «appartenenza a un’organizzazione terroristica armata», il Pkk curdo.