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Serbia, il conservatore Vucic stravince con il 63,4%: socialisti secondi

Il presidente Vucic

Il Partito del progresso serbo (Sns, conservatore) guidato dal presidente Aleksandar Vucic ha largamente vinto con il 63,4% le elezioni parlamentari e amministrative di oggi in Serbia. Lo ha riferito la tv pubblica Rts, che ha diffuso i primi dati parziali della consultazione.

Stando ai primi dati parziali diffusi dalla tv pubblica, al secondo posto, molto distanziato, figura il Partito socialista serbo (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic con il 10,3%, seguito dal movimento Spas con il 3,9%. La soglia di sbarramento è al 3%.

Le consultazioni sono iniziate alle 7 (stessa ora italiana). Un ultimo sondaggio pochi giorni fa dava Aleksandar Vucic al 58,2% dei consensi, seguito a enorme distanza dal Partito socialista (Sps) del ministro degli esteri Ivica Dacic, alleato di governo, accreditato del 12,5%.

L’opposizione, che inizialmente intendeva fare fronte unito contro Vucic, si è alla fine divisa, con le componenti più dure e radicali che boicottano la consultazione per protesta contro la politica ritenuta 'autoritaria' del presidente, mentre altre piccole formazioni su posizioni più moderate partecipano al voto, anche se con scarse possibilità di superare lo sbarramento del 3%.

Fra i poco più di 6,5 milioni di elettori chiamati al voto, anche circa 100 mila serbi del Kosovo. Le operazioni di voto sono state monitorate da una missione di osservatori dell’Osce (Odihr) e da oltre 3 mila osservatori locali.

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