La Cina esulta per aver contenuto l’epidemia di Covid-19 a Pechino, che ritiene stia giungendo «alla fine». A dare l’annuncio, il vice direttore del Chinese Center for Disease Control and Prevention, Feng Zijian, ai microfoni di China Central Television. «Analizzando il numero di contagi, il sorgere dei sintomi e la fonte d’infezione, possiamo vedere che l’epidemia tra coloro che hanno avuto esposizione diretta al Xinfadi», il mercato all’ingrosso di generi alimentari dove si è verificato il focolaio che ha portato a 249 contagi nella città a partire dall’11 giugno scorso, «sta arrivando alla fine». I nuovi casi, ha aggiunto il funzionario, «sono soprattutto dovuti alla diffusione all’interno di una comunità tra coloro che sono stati esposti al mercato, ma il livello di trasmissione è molto basso» e la situazione sta tornando sotto controllo grazie alla scoperta in tempi rapidi del focolaio e alle «forti misure di controllo» messe in atto dalle autorità. Pechino ha registrato tredici nuovi casi di contagio da Covid-19, in lieve risalita rispetto al giorno precedente, quando erano solo nove. Tra le misure messo in atto, forti restrizioni ai trasporti, chiusura delle scuole, innalzamento del livello di allerta e tamponi a tappeto, quasi 2,3 milioni nei primi nove giorni dalla scoperta del focolaio, con la capacità di condurre fino a un milione di test al giorno, secondo quanto dichiarato dai funzionari locali.