L’ultima in ordine di tempo a risultare positiva al test del Covid è la portavoce del presidente Kaykeigh McEnany. La Casa Bianca è ormai ridotta a un focolaio, il luogo dove nelle ultime due settimane almeno una quindicina di persone sono rimaste contagiate, compresi Donald e Melania Trump. Tutti tra i partecipanti, circa cento, alla cerimonia nel Rose Garden per la nomina della giudice alla Corte Suprema Amy Conye Barrett, a questo punto quasi certamente l'evento scatenante. E’ in questa Casa Bianca che Donald Trump potrebbe tornare nelle prossime ore, anche se sul suo reale stato di salute restano molti dubbi. Soprattutto tra gli esperti, che associano le cure e i farmaci a cui viene sottoposto il presidente a una patologia più seria di quanto non dicano le fonti ufficiali. Dubbi che non si sono dissolti nemmeno dopo il clamoroso blitz fuori dall’ospedale deciso dal presidente per salutare dall’interno della sua vettura i tanti sostenitori. Decine di persone che nel fine settimana si sono ritrovate davanti al Walter Reed Medical Center, l’ospedale dei presidenti alle porte di Washington. Uno show che non solo non ha fugato le incertezze su come davvero si senta il presidente, ma che ha scatenato una bufera di polemiche: può una persona ricoverata per il coronavirus uscire come se niente fosse, seppur con tutte le precauzioni, dalla sua stanza di ospedale? Può un presidente ignorare le restrizioni imposte a tutti gli altri pazienti di Covid per motivi elettorali mettendo a rischio altre persone? I democratici e tutti gli avversari politici attaccano duramente. Ma l’ira nelle ultime ore sarebbe montata soprattutto tra le fila del Secret Service, l’agenzia federale a cui è affidata la protezione del presidente. Tutti gli agenti coinvolti nel blitz a sorpresa dovranno ora essere sottoposti a quarantena, con i rischi maggiori corsi soprattutto da chi era in auto con Trump. Inevitabili quindi i malumori. «Non sarebbe mai dovuta accadere una cosa del genere», si sono sfogati alcuni agenti che hanno preferito rimanere nell’anonimato. «La frustrazione per come siamo trattati è grande, gli uomini del Secret Service non sono usa e getta», la denuncia ai media, con qualcuno che parla di "comportamento sconsiderato e irresponsabile». Un comportamento nei confronti del quale però i responsabili del Secret Service non posso dire di no. Nel mirino anche i responsabili del personale medico del Walter Reed, quelli che hanno comunque permesso la breve fuga del presidente nonostante la sua contagiosa carica virale. Intanto blindata alla Casa Bianca dà sue notizie anche Melania, che in un tweet ha ringraziato tutti affermando di sentirsi bene e di continuare a riposare. Tutti coloro che finora sono scampati al verdetto positivo dei test vengono controllati giorno per giorno. Sempre negativo per ora il vicepresidente Mike Pence, che mercoledì sera, salvo clamorose sorprese, sarà protagonista del duello tv con la candidata democratica alla vicepresidenza Kamala Harris. Un dibattito che si preannuncia a questo punto fondamentale ai fini del voto del 3 novembre. Le altre due sfide tv tra Donald Trump e Joe Biden, infatti, restano appese a un filo: quella del 15 ottobre a Miami e quella del 22 ottobre a Nashville. L’ex vicepresidente non si tira indietro, ma bisognerà vedere come evolverà la situazione medica del presidente. «Farò tutto quello che diranno gli esperti. Penso che dovremo essere molto cauti e attenti», ha affermato il candidato democratico. «Se i medici e gli esperti diranno che il dibattito è sicuro e che il distanziamento sul palco è sicuro, allora bene. Farò esattamente tutto quello che gli esperti riterranno appropriato fare». Nel frattempo Biden, che oggi ha fatto campagna nello Stato chiave della Florida, continua a volare nei sondaggi: è avanti di 14 punti secondo l’ultima rilevazione di Nbc e Wall Street Journal. Il vantaggio più ampio fin qui registrato nell’intera campagna elettorale.