Il 17% dei test nell’Ile-de-France, la regione di Parigi, «risultano positivi, è un dato che non avevamo mai raggiunto». Lo ha detto il direttore dell’Ars, l'agenzia regionale di Salute, Aurélien Rousseau, intervistato da RMC-BFM-TV. «Oggi, a Parigi, tra le persone che hanno tra i 20 e i 30 anni, abbiamo oltre 800 casi positivi su 100.000, la soglia d’allerta è cinquanta. Soprattutto, da tre giorni, ed è questo l’allarme che lanciamo, queste cifre aumentano molto rapidamente tra gli anziani. Questo significa che c'è passaggio tra le generazioni ed è questa la nostra maggiore preoccupazione», ha proseguito, aggiungendo che attualmente sono 473 i malati da Covid-19 in rianimazione. 100.000 i test antigenici resi disponibili nell’Ile-de-France. Dinanzi alla forte recrudescenza del coronavirus, il premier francese, Jean Castex, lancia un forte appello ai francesi affinché non gettino la spugna della lotta al Covid. «Non si può mollare», ha dichiarato ai microfoni di France Info, annunciando una nuova versione dell’applicazione StopCovid, equivalente francese di Immuni, per il 22 ottobre. Fu proprio il premier francese, lo scorso novembre, ad essere oggetto di critiche per aver riconosciuto pubblicamente di non aver mai scaricato la prima versione dell’app anti-Covid. «I francesi - ha detto oggi - hanno considerato un pò troppo presto che questo virus era scomparso». «La realtà - ha avvertito - è che la seconda ondata è qui tra noi». E «non si può mollare». Il premier ha quindi sottolineato che un «lockdown generalizzato va evitato con tutti i mezzi».