Lunedì 23 Dicembre 2024

L'economia americana oltre l'emergenza Covid, +33,1% del pil nel terzo trimestre

L'economia americana decolla nel terzo trimestre. Il pil segna un rimbalzo del 33,1%, il maggiore della storia, offrendo a Donald Trump una carta importante da giocare negli ultimi scampoli di campagna elettorale. Ma il dato, anche se superiore alle attese, nasconde una realtà più dura di quella dipinta dai soli numeri, tratteggiando una ripresa incerta e incompleta. Nonostante il balzo del periodo luglio-settembre, che ha visto il pil crescere del 7,4% su base congiunturale, l'economia americana ha recuperato solo due terzi di quanto perso nel secondo trimestre, con il pil che resta il 2,9% sotto i livelli del terzo trimestre 2019 e il 3,5% sotto quelli degli ultimi tre mesi dello scorso anno. Durante la Grande Recessione l'economia si era complessivamente ridotta del 4%. A questo si aggiunge un mercato del lavoro in difficoltà: anche se le richieste di sussidi alla disoccupazione sono calate la scorsa settimana ai minimi degli ultimi sette mesi, a settembre risultavano senza lavoro 10,7 milioni di americani in più rispetti a febbraio, prima del lockdown per contenere la pandemia. E le previsioni per gli ultimi tre mesi dell'anno non sono buone: la ripresa proseguirà ma a una velocità ben più contenuta con il pil previsto salire del 4-5% su base annuale e dell'1-1,5% a livello congiunturale . Trump esulta al rimbalzo dell'economia, si dice contento che il dato sia arrivato prima del voto del 3 novembre e avverte: Joe Biden "ucciderà" la ripresa. Il candidato democratico replica secco mettendo in evidenza come l'economia di Donald Trump aiuta i ricchi e "lascia indietro milioni di famiglie. La crescita del terzo trimestre non è abbastanza per risollevarci dal profondo" crollo precedente. Biden quindi osserva: la "ripresa sta rallentando o si sta fermando". Qualunque sia l'esito delle elezioni subito dopo il voto il Congresso e la Casa Bianca saranno chiamati a decidere nuovi stimoli per l'economia, senza i quali il rischio è di una frenata ancora maggiore delle previsioni.

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