Il vantaggio di Joe Biden sul presidente Donald Trump si è consolidato nella serata americana e il candidato democratico è ora più vicino alla Casa Bianca. Dei 270 grandi elettori necessari per ottenere la vittoria, Biden ne ha già conquistati 264 (253 secondo valutazioni più prudenti, per esempio la Cnn), mentre Trump è fermo a 214. In un Paese che appare particolarmente diviso, con i due candidati testa a testa nella maggior parte dei 50 States, continua la battaglia negli Stati chiave, dove i conteggi sono ancora in corso: in particolare Nevada, Georgia, Pennsylvania. In quest’ultimo paese, dove Trump è ancora in vantaggio, potrebbe essere decisivo il progressivo conto dei voti giunti per posta, visto che quelli già esaminati sono in maggioranza a favore di Biden. È la prima volta, dopo il contestato voto del 2000, che gli Americani non hanno conosciuto il nome del prossimo presidente il giorno dopo le elezioni. Biden ha prudentemente preannunciato una probabile vittoria, tendendo la mano all’avversario: «Quando sapremo il risultato, sarà il momento di metterci dietro le spalle le parole aggressive della campagna elettorale e di smettere di trattare i nostri oppositori come nemici», ha detto, preannunciando di voler rientrare nell’accordo sul clima di Parigi appena giungerà alla Casa Bianca. A Phoenix, in Arizona, molte decine di sostenitori di Donald Trump hanno manifestato davanti a un ufficio in cui avveniva lo spoglio delle schede elettorali, mentre lo staff del presidente ha annunciato una prima battaglia giudiziaria per rivedere i risultati del Wisconsin, in cui Joe Biden ha vinto con un vantaggio inferiore all’1%, ma hanno anche presentato un ricorso per ottenere la sospensione dello spoglio nella Pennsylvania.