Via libera a riunioni di famiglia - nelle case, nei luoghi di preghiera e negli spazi pubblici - fino a un massimo di componenti di tre nuclei non conviventi nel Regno Unito durante i 5 giorni di alleggerimento delle misure anti-Covid previste per Natale, secondo quanto concordato oggi durante una riunione del comitato Cobra dal governo centrale di Boris Johnson e da quelli locali delle nazioni. Lo precisa la Bbc anticipando le indicazioni di un piano - che sarà valido in modo uniforme in Inghilterra, Scozia, Galles e Irlanda del Nord - in cui si prevede anche un allentamento delle restrizioni sugli spostamenti e i trasporti attraverso il Paese nello stesso arco di giornate comprese fra il 23 e il 27 dicembre. In un comunicato diffuso dopo la riunione del comitato Cobra e sottoscritto dai rappresentanti di tutti i governi del Regno - centrale e locali - si formalizzano i punti dell’intesa. I tre nuclei autorizzati a celebrare le festività insieme formeranno per i 5 giorni previsti una cosiddetta «Christmas Bubble» (una bolla familiare unica di Natale) e potranno stare insieme nelle case private di ciascuna delle famiglie coinvolte, in chiese e altri luoghi di preghiera, in luoghi pubblici come pub all’aperto o parchi, ma non in ristoranti, hotel al chiuso o luoghi d’intrattenimento di sorta. In Inghilterra, dove a partire dalla scadenza del lockdown nazionale fissata per il 2 dicembre è previsto uno schema di restrizioni locali che già consente - salvo che in caso di livella di allerta massimo - la possibilità di riunirsi fino a 6 persone di due nuclei familiari non conviventi - questa eventuale «bolla» varrà a Natale come una singola famiglia. Al di fuori dei tre nuclei familiari, nei giorni natalizi si potranno continuare poi a vedere altre persone per strada, ma comunque nel rispetto delle restrizioni ordinarie anti-Covid previste nelle rispettive aree di residenza (che consentono al massimo in questa fase incontri all’aperto fra 6 persone). Questo piano offre «la speranza a famiglie e amici» di un Natale non isolato dopo «una anno difficile» segnato «da molti sacrifici» per la popolazione britannica, ha detto il ministro Michael Gove, che ha rappresentato il premier Boris Johnson durante la riunione di oggi con i leader della altre nazioni del Regno. «Sappiamo - ha chiarito Gove - che il periodo natalizio di quest’anno non sarà normale, ma siamo riusciti a trovare un’intesa per assicurare alle famiglie e agli amici l’opzione d’incontrarsi, in modo limitato e cauto». Un’intesa che si basa anche sulle «raccomandazioni fissate dai consulenti medici e scientifici per minimizzare al meglio i rischi attraverso uno schema di regole bilanciate e praticabili». Toni analoghi pure dai capi dei governi di Scozia, Galles e Irlanda del Nord - Nicola Sturgeon, Mark Drakeford e Arlene Foster - i quali hanno parlato a loro volta di un rilassamento «limitato e prudente» delle regole fra il 23 e il 27 dicembre (rilassamento su cui Drakeford non ha negato di aver avuto delle "esitazioni") sottolineando come non si tratti di una sorta di 'tana libera tutti' e invitando la gente a un comportamento comunque «responsabile».