Altre due scosse di terremoto di magnitudo 4 e 4.1 sono state registrata questa mattina alle 4:33 e alle 9:15 nel centro della Croazia. Secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) italiano, le scosse hanno avuto ipocentro a circa 10 km di profondità ed epicentro sempre vicino alla città di Petrinja. Tre giorni fa nella zona una scossa di magnitudo 6.3 ha causato almeno sette morti e una trentina di feriti. Diverse le repliche, con magnitudo fino a 5.
Ingv: ecco cosa sta succedendo in Croazia
"L’area che è stata teatro dei terremoti di queste ore - si legge sul sito dell'Ingv - è una regione decisamente attiva dal punto di vista geodinamico. La catena Dinarica, che è una porzione della più grande catena dei Balcani, è per alcuni versi simile alla catena appenninica, e come quest’ultima è stata costruita durante l’orogenesi alpina, la più recente delle orogenesi che hanno interessato l’area Mediterranea. Ma la catena Dinarica è speculare all’Appennino, ovvero mostra una “vergenza” opposta. Il termine vergenza indica la direzione generale verso cui la catena montuosa si è spostata nel corso della sua evoluzione, formando un arco lungo molte centinaia di chilometri: per l’Appennino questa direzione è in media NE, mentre per la catena Dinarica è SW. Le due catene quindi si fronteggiano sui due lati dell’Adriatico e proseguono sotto l’Adriatico stesso, fino quasi a scontrarsi nel centro del bacino, grossolanamente a metà strada tra Pescara e Spalato. In un futuro geologico lontano le due catene dovrebbero arrivare addirittura a saldarsi, così come stanno già facendo le Alpi e l’Appennino settentrionale al di sotto della Pianura Padana, chiudendo completamente l’Adriatico".
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