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La Germania in lockdown fino al 31 gennaio, ecco come si stanno muovendo gli altri paesi

ANSA / CIRO FUSCO

 

Germania

Il governo federale e quelli dei 16 Land tedeschi avrebbero raggiunto un accordo per prorogare il lockdown fino al 31 gennaio. E’ quanto scrive la Bild, anche se la decisione finale sarà presa domani dalla cancelliera Angela Merkel e dai 16 primi ministri. Baviera, Sassonia e Turingia - che attualmente registrano un numero particolarmente elevato di nuovi casi - hanno sostenuto con forza l’estensione fino a fine mese del blocco, in vigore dal 16 dicembre e che prevede la chiusura di scuole, bar ristoranti e molti negozi.

Francia

Di fronte alla lentezza nell’avvio della campagna vaccinale in Francia, dove finora solo circa 500 persone hanno ricevuto la prima dose del siero anti-Covid, il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha convocato per oggi alle 17 una riunione all’Eliseo. Lo riferisce Le Figaro, secondo cui all’incontro parteciperanno il premier Jean Castex e diversi ministri, tra cui il titolare della Salute, Olivier Véran. In seguito, prosegue il sito del quotidiano francese, Castex presiederà una riunione in videoconferenza con i principali leader della maggioranza, mentre domani mattina è atteso un intervento di Véran. Nei giorni scorsi, proprio in attesa della partenza della campagna vaccinale, si era esclusa la possibilità di un nuovo lockdown: "La Francia per ora non intende imporre un nuovo lockdown per arginare il contagio da coronavirus ma potrebbe anticipare il coprifuoco nelle aree orientali, le più colpite dalla pandemia" aveva dichiarato il ministro della Salute, Olivier Veran.

Spagna

Tornano ad aumentare in Spagna i casi di covid-19. Nel corso della prima settimana di dicembre si era registrato un crollo dei contagi dopo la seconda ondata di ottobre e novembre, ma da allora la curva è risalita come riporta El Pais. Sono circa duemila i casi di contagio in Catalogna. L'Andalusia ha segnalato 2.200 nuove infezioni questa domenica, la cifra più alta dal 22 novembre. I Paesi Baschi mantengono la positività - la percentuale di test effettuati che rilevano il virus - all’8%. E la Comunità di Madrid ha registrato più di 4.200 contagi lo scorso mercoledì, una cifra che non si vedeva da fine settembre. Questi segnali tuttavia non riflettono l’intera portata di ciò che molti esperti già descrivono come la terza ondata. Le festività hanno ridotto il numero di esami eseguiti e, quindi, i casi diagnosticati e l’incidenza. Nella settimana dal 21 al 27 dicembre le comunità hanno eseguito 843.330 test PCR e test antigeni, 124.000 in meno (una riduzione del 12,8%) rispetto a quelli effettuati una settimana prima. «Tutti gli indicatori sono distorti in questi giorni di vacanze», ammette Clara Prats, ricercatrice in Biologia Computazionale presso l’Università Politecnica della Catalogna (UPC): «Nascondono ciò che sta accadendo, rendono l’Rt (il numero di riproduzione di base istantanea) più instabile e l'incidenza inferiore a quanto non sia in realtà».

Grecia

Il governo greco ha, invece, annunciato che il lockdown per contenere il contagio del coronavirus sarà esteso fino al 10 gennaio, dopo un notevole allentamento delle misure in occasione delle feste di Natale e fine anno. Le misure restrittive decise a novembre - che prevedono il rigido coprifuoco notturno e il lockdown tranne per necessità durante il giorno, avrebbero dovuto cessare il 7 gennaio, ma sono state estese di tre giorni come «misura preventiva», per evitare che la situazione si aggravi e non sia poi possibile aprire le scuole l’11 gennaio, ha detto alla tv il portavoce del governo di Atene, Stelios Petsas. Le misure erano state allentate per il Natale, che in Grecia, a differenza di altri Paesi di fede ortodossa in cui si celebra il 7 gennaio, viene festeggiato il 25 dicembre, come da calendario Gregoriano. In Grecia ci sono stati finora 4.881 morti e 139.447 casi di Covid-19 su una popolazione di 10,7 milioni e la seconda ondata, in primavera, è stata ben più grave della prima.

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