Un forte terremoto di magnitudo 6.9 si è verificato in Antartide, vicino alla base cilena Eduardo Frei, che è stata messa in allerta evacuazione per rischio tsunami. Il sisma è stato registrato alle 20:36 ora locale (00:36 in Italia) con ipocentro a circa 15 chilometri di profondità ed epicentro circa 210 km a est della base cilena.
L’Ufficio nazionale di emergenza del ministero dell’Interno (Onemi) cileno ha chiesto di «abbandonare la costa del territorio antartico» poco dopo la scossa, l’Ufficio nazionale di emergenza del ministero dell’Interno (Onemi) cileno ha lanciato sulla rete di telefonia cellulare un ordine d’evacuazione delle località costiere per pericolo tsunami che doveva riguardare solo il continente del Polo sud ma che per un errore tecnico è arrivato a tutto il Cile, generando scene di panico in varie località costiere. L’Onemi ha poi comunicato l’errore.
Un’altra scossa di terremoto di magnitudo 5.8 (non collegata a quella antartica) è stata registrata invece alle 21:07 ora locale (1:07 in Italia) con epicentro 14 chilometri a est della località cilena di Farellones e avvertita dagli abitanti residenti nella zona fra la capitale Santiago ed El Maule. Anche altre tre basi cilene (O'Higgins, Fildes e Prat) sono state evacuate, così come cinque basi internazionali nelle vicinanze della Frei. La base dell’aeronautica militare cilena è la più grande del Paese in Antartide e comprende un villaggio, un ospedale, una scuola, una banca, un ufficio postale e una cappella.
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