Lo schianto dell’elicottero su cui volavano Kobe Bryant, la figlia Gianna e altre sette persone il 26 gennaio del 2020 fu causato da un errore del pilota. Lo rivela la perizia effettuata dal National Transportation Safety Board. Secondo il rapporto al pilota Ara Zobayan era stato proibito di attraversare la perturbazione in corso infilandosi tra le nuvole. Ma lui ignorò l’ordine trovandosi disorientato. Subito dopo lo schianto.
Nei mesi scorsi il rapporto dell’autopsia di Ara Zobayan, il pilota dell’elicottero che si è schiantato il 26 gennaio con a bordo l’ex stella dell’Nba Kobe Bryant, aveva rivelato che l’uomo non aveva assunto alcol o droghe prima del decollo. Nell’incidente, oltre a l’ex campione dei Los Angeles Lakers e lo stesso pilota, sono morte altre sette persone, tra cui la figlia di Kobe, Gianna, cestista di 13 anni. Le indagini sono arrivate alla conclusione che lo schianto è stato del tutto accidentale. L'elicottero stava viaggiando lo scorso 26 gennaio a una velocità di 296 km/h in una giornata di nebbia per poi schiantarsi contro una collina a nord-ovest di Los Angeles.